Protezione perimetrale solo con telecamere allarmate

Da Mauro

Gentilissimo sig. Mauro,

La mia è una grande casa isolata su due piani, con giardino e recinzione facilmente valicabili da almeno due lati. Ha 8 fra porte e porte finestre su portico e balconi, e circa 20 finestre, quasi tutte con tapparelle. Ho chiesto offerte per installazione di un sistema antifurto globale. Per ora ne ho ricevute due. Una è completamente basata su un sistema wireless con input da rilevatori infrarossi, rilevatori PIR per esterno a doppio fascio, doppi rilevatori effetto tenda con antimascheramento digitale, contatti antiurto/apertura più una quindicina di sensori apertura tapparelle. La seconda offerta invece è interamente basata su otto telecamere esterne. L’installatore, che una lunga esperienza personale, sostiene che esistono apparecchietti che consentono a ladri appena un po’ esperti di localizzare e neutralizzare i sensori delle tapparelle e si fida solo delle telecamere. Cosa mi consiglia?
Grazie e cordiali saluti.

Tito

Buongiorno Tito

come forse avrà potuto leggere in altri parti di questo blog, spesso anche io sono dell’opinione di affidare la scelta della tecnologia all’installatore che, lavorando con i prodotti quotidianamente, meglio sa quali possono essere più adatti per il suo specifico impianto.
Le telecamere allarmate con motion detection (rilevazione di movimento) hanno ormai raggiunto livelli prestazionali molto elevati ed in parecchie situazioni sono ottimali. Probabilmente, visto che, come lei dice, l’installatore ha una lunga esperienza personale, potrebbero esserlo anche nel suo caso.
Quello su cui non sono particolarmente d’accordo è il fidarsi ‘solo‘ delle telecamere. Mi spiego meglio: la sua casa è grande e con parecchi accessi da controllare. Affidare la sicurezza ad una sola linea difensiva perimetrale (telecamere o barriere che siano), per tanto forte che sia, secondo me è pericoloso. Se per un qualunque motivo la linea dovesse essere superata, lei rimane senza difese. E questo, per un buon impianto di sicurezza, non va mai bene.
Anche quando si decide, giustamente, di scegliere una protezione forte sul perimetro, il mio consiglio è di abbinare sempre una protezione volumetrica all’interno — magari non totale e con sensori ‘a trappola’ in punti strategici di passaggio. Non dobbiamo avere la presunzione che il nostro perimetrale sia assolutamente inviolabile al 100% ed è buona prassi prevedere che, nell’ipotetico, improbabile ma non impossibile caso in cui il sistema venga eluso, comunque ci sia ancora qualcosa che possa far scattare l’allarme.
Ecco il motivo per cui consigliamo sempre di abbinare un paio di sensori via cavo ai sistemi wireless, un combinatore telefonico ad una sirena da esterno o un volumetrico ai contatti sulle finestre/tapparelle.
L’impianto del primo preventivo, ad esempio, è più completo: infrarossi volumetrici, sensori da esterno, contatti, roller tapparella — da un punto di vista strettamente ‘sistemistico’ è senza dubbio da preferire. A quello, come dicevo, aggiungerei solo qualche sensore filare in posti dove non ci sono problemi a cablare.
Anche quello con le telecamere è un buon preventivo e va benissimo per proteggere il perimetro, ma non gli si può demandare l’intera protezione della casa, sarebbe troppo rischioso.
Credo che la soluzione per lei sia, come dicevano i latini, che “In Medio Stat Virtus” – la virtù sta nel mezzo e quindi le consiglierei di scegliere indifferentemente tra i due sistemi, ma con i piccoli ritocchi di cui sopra.
Spero di aver fugato i suoi dubbi e… ci faccia sapere !
Grazie