Prova d’orchestra allo zam: rischio strage.

In  via santa Croce a Milano, c’è uno stabile occupato da più di un anno da un gruppo irresponsabile di fighetti delle scuole private  di Milano: (il palazzo potrebbe crollare da un momento all’altro , vedi sotto le foto scattate da due architetti).Qui  si svolge un festival con centinaia di ragazzini/e pronti al beverone alcolico. Si prevede nella tre giorni un fatturato in nero di diecimila euro, da dividersi poi  in paghette per gli organizzatori . Ma il rischio di una strage( vedi sotto la foto delle scale gravemente lesionate)  con calcinacci e crolli nei palazzi limitrofi è altissimo: e da tutti i  residenti  preoccupati per l’incolumità degli avventati ospiti sale la richiesta: ” il prefetto e  i vigili del fuoco   intervengano” 

Dal Comune di Milano, unica voce  responsabile e di buon senso fuori dal coro irresponsabile del silenzio , interviene l’ex vicesindaco Riccardo de Corato:”“E’ passato un anno da quando il Comune parlava dello Zam sottolineando “problemi statici gravi che lo pongono a rischio di cedimenti” e ancora non è stato sgomberato. Anzi, è arrivata la notizia che il collettivo organizza una festa in grande al suo interno.
Innanzitutto non mi stancherò mai di sottolineare che lo stabile è occupato abusivamente e non si può permettere ai no global di fare quello che vogliono, senza pagare tasse e senza autorizzazioni. Con una festa di tre giorni, poi, mi metto nei panni dei residenti, abbandonati dal Comune Arancione e che dovranno sorbirsi urla, sporcizia, parco giochi per bambini assediato e musica a volume altissimo.
Ma soprattutto in questo frangente, dove si prevede un grosso afflusso di gente, va ripetuto che lo stabile è pericolante. Non solo rischiano le persone al suo interno, ma anche i passanti, che rischiano ogni volta che si avvicinano all’ex scuola.
Ho quindi mandato un telegramma al sindaco, al prefetto e al questore affinché intervengano al più presto: il palazzo va sgomberato immediatamente, sicuramente prima di una festa che durerà tre giorni”.