Una prima prova in Early Access dell'FPS online legato al brand Ghost in the Shell. Nexon ci porta sul campo di battaglia a fianco di Kusanagi, Batou ed al resto dei membri della Sezione 9.
Alessandro "Neon" Mazzega prende confidenza fin da tenera età con pad e tastiera e si appassiona rapidamente al mondo dei videogiochi, lavorando come giornalista sulle principali realtà online e occupandosi di sviluppo, attualmente in Forge Reply. Bassista fallito, ha ormai venduto lo strumento per passare dietro al microfono, sia per cantare che per condurre il podcast Gaming Effect. Cercatelo su Facebook, su Twitter e su Google Plus.
Ghost in the Shell è sempre stata un'IP poliedrica: nata come fumetto, evoluta nel campo dell'animazione e approdata anche in altri settori, tra i quali i videogiochi.
Il tratto caratteristico di Masamune Shirow, risalente alla seconda metà degli anni '80, ha quindi ceduto il passo allo stile dell'anime, più moderno e graffiante, ripreso di recente con dal progetto Arise. Dal punto di vista puramente ludico, il maggiore Kusanagi e compagni sono stati storicamente legati alle piattaforme PlayStation, con tre titoli non proprio memorabili pubblicati a suo tempo su PSX, PlayStation 2 e PSP. Ha quindi stupito l'acquisizione della licenza da parte di Nexon, colosso asiatico specializzato in titoli free to play online; in tutte le declinazioni del brand, del resto, la narrazione ha sempre seguito di pari passo l'azione pura, spesso superandola in termini di importanza. Il publisher Coreano ha invece utilizzato Ghost in the Shell come base di partenza per uno FPS online a squadre, cercando di tenere fede ai capisaldi della serie, sia in termini di personaggi che di ambientazione, e pubblicandolo in anteprima su Steam.
Humanity is weaponized
Chiariamo subito un dubbio: dal punto di vista puramente visivo First Assault Online non risulterà indigesto agli amanti di Ghost in the Shell che hanno apprezzato le due serie Stand Alone Complex. I modelli di Motoko, Batou, Tagusa e del resto dei componenti della Sezione 9 sono infatti molto fedeli a quelli dell'anime e l'atmosfera che si respira una volta scaricato il client di First Assault è simile a quella di uno degli episodi più ricchi di azione di SAC. Complice di questo effetto è un'introduzione animata molto ben realizzata, che introduce il giocatore all'ambientazione, con quel taglio irresistibile che ha da sempre caratterizzato Ghost in the Shell.
Un'altra mossa intelligente da parte di Nexon è stata quella di non snaturare i personaggi classici ma, al contrario, utilizzarli in modo da farli diventare le classi disponibili in First Assault Online. Al primo login si può scegliere di sbloccare uno dei vari operativi disponibili, ognuno incarnato in uno dei protagonisti dell'anime, con un proprio armamento standard e abilità specifiche, anche in questo caso legate alla serie. Il legame è talmente stretto che il background riassuntivo risulterà immediatamente familiare a chi ha seguito le due stagioni, scoprendo l'amore per le armi tradizionali e i legami affettivi di Togusa o ciò che ha portato Saito ad unirsi alla Sezione 9, perdendo il proprio occhio naturale ed ottenendone uno artificiale, di assoluta precisione grazie al collegamento satellitare.
Un volta scelto il proprio alter ego è quindi possibile unirsi a una delle partite disponibili, collegandosi ai server europei attivati da Nexon per questa fase Early Access della pubblicazione del gioco. Malgrado le premesse, nella sua forma attuale First Assault Online non è un titolo free to play, ma è stato pubblicato su Steam proprio sfruttando l'ormai abusato meccanismo messo a disposizione da Valve: sulla pagina dello store è disponibile una serie abbastanza ampia di pacchetti, il più economico dei quali ha un prezzo base inferiore ai cinque Euro, che danno accesso al gioco, fornendo al contempo un certo quantitativo di contenuti aggiuntivi. Si tratta di una scelta singolare, che probabilmente limiterà inizialmente il numero di utenti che si avvicineranno al prodotto, permettendo però al publisher di iniziare a monetizzare da subito, attirando quindi una fascia di utenza più selezionata proprio perché legata all'IP e intenzionata a provare il gioco spendendo una seppur piccola somma iniziale.
Una volta scesi in battaglia, l'offerta proposta da First Assault Online si fa subito molto chiara: si tratta di un FPS a squadre di matrice abbastanza classica, nel quale le modalità di gioco non si discostano di molto dalla moltitudine di altri prodotti simili sul mercato. Se le innovazioni non sono subito chiare, emergono però rapidamente le differenze tra le varie classi, in quanto ognuna ha a disposizione un'abilità speciale che può essere utilizzata in due modi differenti.
La vera particolarità risiede però nella funzionalità chiamata SkillSync: accumulando una serie di uccisioni è infatti possibile condividere la propria abilità con i compagni che sono a breve distanza, donando quindi al gioco un aspetto strategico che inizialmente risulta quantomeno nascosto.
L'ovvia abilità di Kusanagi, in grado di nascondersi alla vista grazie alla mimetizzazione termo-ottica, può quindi venire estesa ad un gruppo di compagni che, muovendosi all'unisono, possono improvvisamente superare le linee nemiche e falcidiare quindi gli avversari alle spalle, grazie ad un attacco coordinato silenzioso. Si tratta solo di un esempio e le squadre più affiatate stanno già sperimentando tipologie di guerriglia alternative: ci siamo imbattuti, ad esempio, in un paio di cecchini Saito ben piazzati in zone rialzate, che condividono il link satellitare con una serie di tank Batou dotati di lanciamissili, improvvisamente in grado di vedere ben oltre il loro campo visivo comune. questa meccanica, insomma, riesce quindi ad arricchire un gameplay che, altrimenti, risulterebbe abbastanza classico e offrirebbe scontri a squadre non troppo originali.
Peccato quindi che non tutti gli utenti attuali ne facciano uso, prediligendo un approccio più classico, a testa bassa, trasformando molte partite di First Assault in scontri abbastanza insipidi, dove la strategia risulta molto meno presente. A differenza di altri titoli, comunque, una squadra ben organizzata ha molte più possibilità di vittoria rispetto ad un gruppo di sconosciuti uniti solo dal colore della propria uniforme, elemento che aggiunge profondità al prodotto ma che richiede però un investimento di tempo iniziale, in modo da studiare le varie classi per imparare a sfruttarne a fondo le caratteristiche.
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