Psicologia della relazione genitori e figli.

Da Dott.ssa Katjuscia Manganiello - Pesaro
La relazione genitori e figli si costruisce lentamente già dal momento del suo concepimento attraverso le fantasie della coppia sul loro bambino e sul ruolo che assumeranno. Le fantasie elaborate si vanno a concretizzare con la nascita: "il nosro bambino corrisponde alle aspettative immaginate?", "siamo i genitori che avremmo voluto essere?".Questi ed altri interrogativi trovano risposta nella formazione graduale di una nuova identità famigliare: il bambino "reale" entra in contatto con i suoi genitori i quali acquisiscono un nuovo ruolo individuale, di coppia, sociale.La mamma, il papà e il bambino hanno una parte attiva nel costruire le loro relazioni per cui ognuno esprime e manifesta specifiche risorse e difficoltà che si mostrano con maggiore evidenza nei momenti critici dello sviluppo (nascita, prime autonomie, inserimento scolastico, etc.). Questo accade perchè la crescita porta elementi di novità che rompono i vecchi equilibri e rendono i comportamenti abituali inadeguati. Le persone coinvolte, allora, cercano di trovare nuovi modi per relazionarsi e per creare progressivamente una nuova stabilità. Prendete l'esempio di una mamma alle prese con un bambino che vuole vestirsi da solo quando ancora non ha acquisito tutte le competenze necessarie per farlo. Da una parte, consentire al bambino di provarci diventa un'importante occasione di crescita sia per lo sviluppo di nuove competenze che per lo sviluppo dell'autonomia. Dall'altra parte, la mamma, abituata a occuparsi lei di vestirlo, si trova a dover fare i conti con una situazione imprevista che potrebbe causarle un disagio (es. ritardo all'asilo, al lavoro, etc.). A questo punto la mamma deve trovare una strategia per risolvere velocemente il dilemma. Per esempio potrebbe persuadere il bambino a tentare in un momento successivo, in cui sarà possibile dedicarvi il tempo necessario, magari escogitando un incentivo piacevole per rimandare ("perchè non ci provi stasera che c'è anche il papà a vederti?"). Oppure, presa dalla fretta e dal timore di fare tardi, potrebbe semplicemente continuare a vestirlo senza dare troppo ascolto alla richiesta del bambino con il risultato probabile di aumentare l'ostinazione di lui e il ritardo di lei! La relazione, da reciproca che era, diventa una sfida per stabilire chi è il più forte, con una notevole spesa di energia e fatica per entrambi. Questo è solo un esempio di come un piccolo cambiamento evolutivo possa creare squilibri e difficoltà di relazione, naturalmente più le trasformazioni sono rilevanti e maggiore è la richiesta di risorse ed energia per trovare un nuovo modo di confrontarsi con efficacia. Dott.ssa Katjuscia Manganiello Psicologa e Psicoterapeuta PesaroSe hai domande, riflessioni, dubbi o richieste in merito a questo articolo invia una e-mail al seguente indirizzo: katja.manga@libero.it Dott.ssa Katjuscia Manganiello – Psicologa Psicoterapeuta Pesaro
Studio di Psicologia e Psicoterapia – via Guido Postumo, 8 Pesaro