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Il concetto della psicologia positiva 2.0
I pensieri non sono più le cause delle emozioni e delle sensazioni ma vi è un rapporto bidirezionale di reciproca influenza.
- Pensieri ed emozioni si influenzano a vicenda.
- I pensieri non possono essere messi sotto controllo.
- Non possiamo impedire alla nostra mente di pensare un pensiero.
Verrebbe da dire…”allora siamo spacciati! Siamo destinati al pessimismo!!
Se non possiamo impedire alla nostra mente di pensare, considerando anche che il pessimismo aumenta con l’età, quale futuro abbiamo?
Abbiamo davanti un futuro nuovo, basato sulla consapevolezza del presente.
Questo modo di affrontare il futuro prende il nome di mindfulness, un concetto antico che solo più recentemente è entrato nel mondo occidentale svelando le sue potenzialità.
Il cuore di questo concetto può essere così sintetizzato: “Prestare attenzione al momento presente con flessibilità, apertura e curiosità”.
La mindfulness è una colonna portante della psicologia positiva 2.0 e si caratterizza in primo luogo come un processo di consapevolezza.
Ci insegna non tanto a pensare in un certo modo piuttosto che in un altro ma a diventare consapevoli dei nostri pensieri, qualsiasi essi siano.
Immaginate solo per un istante come può cambiare la vostra visione di positività e la vostra idea di bambini felici se guardiamo la felicità come l’insieme delle emozioni provate dai bambini, positive o negative che siano.
Sviluppare abilità di mindfulness significa allenare la curiosità e l’apertura, questo anche quando stiamo attraversando un momento doloroso. Ci insegna a non evitare il dolore e il disagio ma ad esplorarlo, conoscerlo, come se fossimo scienziati che per la prima volta hanno l’opportunità di osservare un nuovo fenomeno.
La mindfulness richiede pratica, ma è uno degli stimolatori di felicità più potenti ed efficaci. Gli studi dimostrano che nei minuti immediatamente successivi alla meditazione, ci sentiamo calmi e appagati e proviamo una consapevolezza e un’empatia maggiori. Secondo le ricerche, meditare in modo regolare può definitivamente riprogrammare il cervello a innalzare il livello di felicità, a diminuire lo stress e perfino a migliorare le funzioni immunitarie
(Shawn Achor)
All’interno della Psicologia Positiva 2.0, i pensieri vengono definiti e descritti mediante alcune “regole” fondamentali che ne governano il funzionamento.
Si tratta di regole che, se diventano parte del nostro modo quotidiano di intendere i nostri pensieri e quelli di chi ci sta di fronte, possono aiutarci a rivoluzionare il nostro modo di interagire con gli altri e con la realtà esterna che ci circonda.
Per far nostre queste regole di psicologia positiva 2.0 abbiamo però bisogno di un vero e proprio allenamento poiché si tratta di regole che, per molti di noi, risultano contro intuitive, al di fuori della nostra normale visione (quindi dei nostri pensieri, emozioni, convinzioni).
Ritieni possa esserti utile un percorso di allenamento per genitori orientato all’applicazione del mindfulness?
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Elena Besana, Roberto Bonanomi
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Psicologia Positiva 2.0: come allenare il pensiero positivo by Marco Masella