Psicosi da attentati

Creato il 19 novembre 2015 da Ritacoltellese
Da: Libero Quotidiano.it
Simboli culturali, edifici religiosi, redazioni giornalistiche, sedi governative, scuole per stranieri, ambasciate, aeroporti, stazioni, metropolitane e acquedotti. Sono migliaia in tutta Italia gli obiettivi ritenuti sensibili dopo gli attentati terroristici in Francia. Massima allerta a Roma dove il prefetto Giuseppe Pecoraro ha chiesto un rafforzamento delle forze dell’ordine. La Capitale è ritenuta tra i luoghi più a rischio dopo gli inquietanti proclami del califfo al-Baghdadi che ha minacciato di conquistarla, e le indiscrezioni  della Nsa, diffuse dal giornale tedesco Bild am Sonntag, secondo cui nelle intercettazioni sarebbe stato fatto anche il nome della città eterna. La Capitale - Tra i sorvegliati speciali ci sono il Colosseo, oggetto di minacce sul web da parte di simpatizzanti dell’Is, San Pietro, simbolo per eccellenza della cristianità, e la sinagoga. Sono considerati ad alto rischio anche luoghi di aggregazione come l’aeroporto Leonardo Da Vinci, la stazione Termini e le fermate della metropolitana, in particolare quelle più centrali.
Questo articolo di cui pubblico solo l'inizio non è di oggi, dopo gli attentati di Parigi, ma è del 16 gennaio 2015!!!
Da: Il Messaggero

Fbi lancia allarme in Italia: «San Pietro, Duomo e La Scala prossimi obiettivi dell'Isis»Giovedì 19 Novembre 2015,

A cinque giorni dagli attacchi di Parigi, scatta l'allarme rosso anche in Italia: l'Fbi ha inviato alle autorità di sicurezza una segnalazione in cui vengono indicati la basilica di San Pietro a Roma, il Duomo e la Scala di Milano come possibili obiettivi di un attentato. 
Ma non solo: nella segnalazione arrivata dagli Stati Uniti vengono indicati i nominativi di cinque soggetti arabi che potrebbero essere presenti nel nostro paese, personaggi sospetti da ricercare. E' passato quasi un anno fra i due articoli, ma ora è allarme vero e persino io, che mi taccio di non essere allarmista e paurosa, soltanto molto pragmatica, ho notato in me una debolezza che comunico a chi mi legge: ieri ero a far la spesa nel solito Supermercato Carrefour dove vado di solito. Vedo davanti a me un arabo, fra i 25 e i 30 anni, vestito con dei jeans e una maglia, cammina veloce lungo il banco che espone in parte verdure ed in parte merci alimentari in confezione, è di faccia a me, molto alto, oltre il metro e ottanta, cammina in senso inverso al mio senza carrello o cesto per fare la spesa. Non ci faccio molto caso, penso che è qualcuno che deve sbrigarsi a comperare velocemente qualcosa per il pranzo: siamo fra le h. 12:00 e le h. 12:30. Poco dopo vedo un secondo arabo, più basso, sul metro e settanta, poco più anziano, un poco curvo, porta dei calzoni alla turca, anche lui senza cesta o carrello della spesa, si rivolge in italiano ad una signora che sta facendo i rimpiazzi, lei gli risponde su qualcosa dicendo "costa...la quantità", lui chiede ancora e si allontana senza comperare nulla.
Dopo un po' mi viene da pensare che in quel supermercato di una zona residenziale dei Castelli Romani arabi non ne ho mai visti... E' la prima volta. Ci sono solo dei ragazzi africani, di etnia nerissima, senza permesso di soggiorno, che cercano soldi fuori dal supermercato offrendosi di mettere  a posto i carrelli. All'improvviso penso che Carrefour è francese, che i colori che inalbera nella sua insegna sono quelli della bandiera di Francia... E penso che anche i supermercati possono essere degli obiettivi.. Mi sorprendo di me stessa per avere avuto questi pensieri...