PSV-Den Haag 1-0: Depay regala i tre punti e la sesta vittoria interna consecutiva

Creato il 01 novembre 2014 da Pablitosway1983 @TuttoCalcioEste
1st nov, 2014 · commenti

Il PSV Eindhoven supera il Den Haag al termine di una gara molto più sofferta del previsto, causa l’inferiorità numerica per oltre un’ora di gioco, grazie al gol di Depay e torna +4 sui rivali dell’Ajax, confermando di essere la grande favorita per interrompere la dinastia ajacide di Frank de Boer. Si tratta della sesta vittoria consecutiva al Philips Stadion in Eredivisie, vale a dire che in casa quest’anno i boeren le hanno vinte tutte avendo segnato 19 reti e subita solo una, con una striscia tutt’ora attiva di 509 minuti con la porta imbattuta: numeri da titolo fin qui. Anche considerando le altre competizioni è il decimo successo casalingo su undici gare, e quest’anno sembra proprio quello buono.

Le scelte di Philip Cocu sono grossomodo quelle della vigilia, l’unica sorpresa nel suo 4-3-3 è l’assenza di Maher, che invece viene tenuto a riposo, al suo posto c’è Guardado al fianco di capitan Wijnaldum, al suo rientro da titolare, e di Hendrix. Il tridente offensivo è ovviamente formato da Narsingh e Depay sulle ali e Luuk de Jong al centro. Henk Fräser invece preferisce adottare un 4-4-2 rinforzando il centrocampo e lasciando in avanti la coppia Kramer-van Duinen. Ma l’inizio del match è ritardato di vari minuti a causa di un buco nella porta del Den Haag che viene infine aggiustato con l’utilizzo di un cavo elettrico di fortuna.

Il copione del match vede la capolista PSV detenere il pallino del gioco e gli ospiti in atteggiamento attendista, e le forze in campo sono subito evidenti quando i padroni di casa centrano la traversa con Depay dopo pochi giri di lancette. Guardado scodella un pallone morbido in area di rigore, Luke de Jong la tocca di testa verso il compagno di squadra che di contro balzo riesce a tenere la palla nello specchio della porta ma non a gonfiare la rete. Ma Cocu è costretto a un primo aggiustamento tattico al quarto d’ora quando Willems, terzino sinistro, è costretto ad abbandonare il terreno di gioco per infortunio, così butta nella mischia Brenet, terzino destro, spostando Arias di fascia. I boeren dimostrano comunque di avere qualche intoppo in fase di costruzione e la squadra di Cocu si esalta solo quando riesce a ripartire con qualche spazio in più. Fatto sta che l’episodio che rimischia le carte in tavola arriva alla mezzora, quando un passaggio suicida del portiere Zoet regala la sfera al Den Haag, per Hendrix non c’è altra alternativa se non placcare il suo avversario e ricevere la seconda ammonizione che lo costringe a lasciare anzitempo il campo. Cocu passa al 4-4-1 arretrando le ali Depay e Narsingh e accentrando Wijnaldum e Guardado, con quest’ultimo demandato a eseguire il ruolo di regista. Così si crea il terreno fertile per l’avanzata degli ospiti che si ritrovano improvvisamente una delle trasferte più difficili dell’anno in notevole discesa, ma come già detto il PSV ha fatto vedere il meglio in transizione offensiva. Nel recupero c’è tempo per un altro legno: Depay trova il pertugio per l’inserimento di Wijnaldum che a tocca quanto basta per scavalcare Hansen ma il pallone si ferma sul palo, rimandando ogni verdetto alla seconda frazione di gara.

E proprio nei primi tocchi della ripresa i boeren trovano il vantaggio con la più classica delle azioni: dai e vai di Narsingh che scatta sulla fascia destra e gli viene restituito il pallone lungo linea, da lì il suo traversone basso è un invito a nozze per Depay che sul secondo palo deve solo appoggiare in porta per sbloccare il risultato. L’asso del PSV ha la possibilità di raddoppiare poco dopo ma il suo pregevole pallonetto sfiora solo il palo. Ad ogni modo il secondo tempo non lascia molti spunti tattici né tecnici, il Den Haag alza il baricentro ma non riuscirà mai a creare una nitida occasione da gol. La squadra di Fräser non ha molte difficoltà ad arrivare sulla trequarti, gli avversari difendono molto bassi e senza mai aggredire oltre la linea difensiva dei 25 metri per non dover correre troppi rischi con l’uomo in meno, ma una volta lì non accade quasi mai nulla. La squadra si schiaccia e non trova varchi, mancano le idee e qualcuno che sia in grado di sbrogliare la situazione, così iniziano circolazioni palla lente e sterili o cross mai vincenti. Alla fine la rete di Depay risulterà sufficiente a portare a casa i tre punti e siglare il 18° successo negli ultimi 19 scontri diretti tra le due squadre.

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