Recensione
Psycho è uno dei volumi con cui la storica casa editrice il Saggiatore ha deciso di riscoprire e ripubblicare le fonti letterarie che ispirarono Alfred Hitchcock.
Se chiunque conosce il film del geniale regista britannico (o almeno la celebre scena dell'assassinio nella doccia), più difficile è trovare qualcuno, al di fuori della cerchia degli appassionati di horror classico, che conosca Robert Bloch e il suo romanzo da cui Hitchcock trasse il capolavoro cinematografico. Si tratta insomma di uno di quei casi non troppo frequenti in cui la fama del regista ha fagocitato completamente quella dello scrittore.
Allievo di Poe e di Lovecraft, Robert Bloch, scrittore e sceneggiatore statunitense, pubblicò Psycho nel 1959, lo stesso anno in cui Hitchcock trasformò in sceneggiatura la sua opera e iniziò le riprese. Non si può dire che la sfortuna di Bloch fu del tutto immeritata: alla lettura, Psycho appare un romanzo tutt'altro che memorabile. Offre qualche suggestione che Hitchcock ha saputo cogliere in pieno grazie all'uso della fotografia, ma per il resto - scrittura compresa - si tratta di un'opera appena mediocre che avrebbe potuto essere compressa con risultati migliori in un racconto.
La trama, che Hitchcock seguì quasi pedissequamente, è ben nota: Mary Crane, impiegata in un'agenzia immobiliare, approfitta di un'occasione favorevole per sottrarre quarantamila dollari con cui intende ripagare i debiti del fidanzato per poter finalmente sposarlo. La donna intraprende una fuga frettolosa che si arresta al Bates Motel, dove decide di passare la notte: dopo aver scambiato poche parole con il proprietario, Norman, verrà uccisa, senza alcun motivo apparente, mentre sta facendo la doccia.
Il punto di vista è altalenante, anche nel corso dello stesso capitolo, e dà voce ora a Mary, ora al disturbato Norman Bates (di cui, a differenza del film, viene dato uno scorcio dall'interno), ora all'investigatore Arbogast, a Sam Loomis - fidanzato di Mary - o a un altro personaggio minore. Le vicende si susseguono senza ritmo, e per di più il romanzo perde molto appeal se (come quasi sempre avviene) il lettore ha già visto il film o ne conosce il finale. Apprezzabili alcuni riferimenti a temi che all'epoca erano ancora tabù, come il travestitismo, la pornografia e forse persino la necrofilia, sempre sfiorati e mai calcati: in questo Bloch raccoglie la lezione del suo maestro Lovecraft, di cui fu amico e allievo.
Meritevole dunque il tentativo della casa editrice, che in coda al romanzo inserisce una buona postfazione e un'intervista di Truffaut a Hitchcock, ma purtroppo il libro non è stato all'altezza delle mie aspettative.
Giudizio:
+2stelle+Dettagli del libro
- Titolo: Psycho
- Titolo originale: Psycho
- Autore: Robert Bloch
- Traduttore: Bruno Tasso
- Editore: Il Saggiatore
- Data di Pubblicazione: giugno 2014
- Collana: La cultura
- ISBN-13: 9788842819813
- Pagine: 183
- Formato - Prezzo: Brossura, 15.00 Euro