E’ già paura. Sarebbe prevedibile che si proroghino le disposizioni ancora in corso, ovvero quelle che sono contenute nel decreto 78 del 2010.
Il decreto 78/2010 aveva stabilito che ‘per il personale docente, amministrativo, tecnico ed ausiliario della scuola gli anni 2010, 2011, 2012 non sono utili ai fini della maturazione delle posizioni stipendiali e dei relativi incrementi economici previsti dai contratti in vigore’.
Questo significherebbe ovviamente il blocco degli scatti di anzianità, stipendi più leggeri dunque. Il provvedimento sul tavolo del CDM andrebbe a fissare i nuovi calcoli di indennità di vacanza contrattuale per gli anni 2015-2017. Il tutto è visto in un’ottica di risparmio nazionale e nelle relative misure anticrisi.
La paura è però che i tagli previsti influenzeranno, come logica conseguenza le pensioni, infatti secondo il calcolo delle pensioni con metodo retributivo l’assegno previdenziale sarà circa dell’80%. Coloro che andranno in pensione nel 2014 perderanno in media 5.500 euro annui.
Immediata la risposta della segretaria generale dell’Fp-Cgil, Rossana Dettori che ha dichiarato prontamente “Sarebbe davvero inopportuno un decreto approvato dal governo Monti a urne chiuse, una forzatura ai danni dei lavoratori delle pubbliche amministrazioni. Non credo che l’esecutivo uscente possa permettersi di prendere scelte politiche così importanti proprio in questi giorni”.