Se il vostro lavoro è quello di creare e vendere ebook, potreste chiedervi perché spendere del tempo per produrne anche delle versioni web-based quando ci sono già così tanti formati di cui tenere conto.
E’ una domanda giusta, alla quale rispondere prendendo in considerazione alcuni dati; primi fra tutti quelli che riguardano le vendite di tablet e telefoni, che iniziano ad eclissare quelle degli e-reader. Inoltre, mentre un’app-libro richiede una ricerca, un download e uno specifico sistema operativo per la lettura, il web è a disposizione dei lettori su quasi ogni dispositivo digitale, basta un URL. E ogni tablet, telefono o computer, è dotato di un web browser, per la quasi totalità più potente anche dei più sofisticati e-reader. Infatti, la popolarità dei browser come strumento di lettura è in netta crescita.
Che cosa significa questo per gli autori?
Come autori abbiamo bisogno di cercare di pensare a modi per creare narrativa senza fare troppo affidamento su costosi elementi multimediali, tanto più che i lettori si stanno dimostrando lenti nel rispondere con entusiasmo a certe forme di interattività.
Gli scrittori, specie quelli di ebook arricchiti, dovrebbero chiedersi come i loro titoli saranno trasmessi, distribuiti e sopravviveranno alle future innovazioni tecnologiche. Non tutta la narrativa interattiva deve fare la fine dei dinosauri, ma quando la tecnologia cambia così velocemente, la sopravvivenza non è mai garantita.
Non proprio. Semmai orientarsi fin dall’inizio sulla creazione di opere la cui lettura risulti agevole su diversi mezzi e formati. L’unico strumento per ottenere un tale risultato, pensate, è in voga da più di 30 anni: un semplice collegamento ipertestuale.
Che si legga su un Kindle, iPad o sul web, un collegamento ipertestuale si adopererà allo stesso modo per indirizzare i lettori verso una parte o l’altra del libro.
Come trasferire gli eBook sul Web
Possiamo concludere che gli ebook possono mutuare una serie di caratteristiche tipiche dei blog e siti web di ultima generazione sfruttando strumenti come Pressbook o Creatavist, che consentono di gestire i contenuti di un libro in un unico luogo, e generare più versioni e formati a partire da uno stesso contenuto.