L’analisi ha notato che se si esegue lo stesso esperimento presentando ai soggetti spot presidenziali piuttosto che pubblicità di bevande gassate, la pubblicità elettorale attiva in loro aree cerebrali diverse da quelle di un normale messaggio pubblicitario e quindi richiede l’utilizzo di un linguaggio differente.
E dire che sentendo parlare di politica non viene spontaneo attivare il cervello ma porgere il didietro.