Risorse che, nell’idea base dei ministri Giovannini e D’Alia, andrebbero poi destinate a premi e incentivi per la produttività. Una manovra che, di fatto, andrebbe in controtendenza rispetto alla recente riforma pensionistica varata dalla Fornero e dal precedente governo e che, tuttavia, sarebbe tutta da verificare con i sindacati di categoria, già scottati dal blocco di contratti e retribuzioni. Il punto d’incontro, forse, potrebbe essere quello di una promessa di ulteriori tagli più legati a superpensioni, consulenze e sprechi: che, specie secondo il leader della Cisl Bonanni, rappresentano il vero, grande problema della Pubblica Amministrazione.
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