Pulite via Garibaldi!

Più di un anno fa l’Assessore all’ambiente Niccolò Venanzi, in una dichiarazione rilasciata al Corriere Adriatico circa la mia “insistenza” sulla questione del guano di piccione, disse che mi sarei dovuto vergognare. Aveva ragione. Io in questo momento provo profonda vergogna nel vivere in un posto simile, dove per uscire di casa devo scavalcare una barriera di merda, dove la puzza ti stende e, se piove, rischi di scivolarci sopra. Venanzi questo non lo sa perché non credo che sia mai venuto da queste parti a parte una volta che lo accompagnai io, per cui lo informo: sì, mi vergogno e anche tanto. Mi vergogno al punto che faccio fatica ad invitare ospiti a casa perché reputo indecente farli passare in strada.

Le ordinanze dirette ai proprietari degli stabili che fanno da condominio per i piccioni sono partite e attendiamo che ottengano i risultati auspicati ma, nel frattempo, nessuno si è preso la briga di tamponare la situazione pulendo con una certa frequenza. Via Garibaldi non vede una scopa, fatta eccezione per quelle dei residenti, da lungo tempo. Ora, uno potrebbe anche pensare che sia una ripicca ma io preferisco credere ad una distrazione. Per cui auspico che, in attesa che i proprietari degli immobili oggetto delle ordinanze agiscano, il Comune almeno faccia il suo dovere di mantenere il decoro della pubblica via. D’altra parte la TARSU da queste parti la paghiamo come tutti. E se è vero che la questione piccioni è seria a presente un po’ dappertutto, qui tocca livelli inimmaginabili, venite a vedere. Spero quindi che l’Assessore faccia il suo lavoro e mandi qualcuno a pulire. Non voglio lo sconto sulla TARSU, voglio vivere in un luogo di cui non vergognarsi.

Luca Craia