Ventisette "morador de rua" assassinati a Goiâna. Non uno, non due e nemmeno tre, ma ventisette, tutti morti in questa città. Sembra che ci sia qualcuno che stia facendo una pulizia etnica di queste persone. Ma per la Polizia locale sono solo delle morti dovute a problemi di droga o problemi tra di loro: "São casos isolados, brigas entre eles por causa de drogas", si giustifica il superintendente della Polícia Judiciária, Deusny Silva Filho.
Ora, può darsi che la droga in qualche parte sia coinvolta, dato che alcuni mendicanti fanno uso di crack, ma che tutte queste vittima siano la causa di tale problema mi sembra eccessivo. E non può nemmeno essere a causa di litigi, dato che la maggior parte di loro vengono assassinati con pistole da parte di terzi. Eppure per questo brillante delegato tutto passa come qualcosa di normale: ""Para afirmar que existe um grupo de extermínio efetivo, nós precisamos ter uma mesma identidade de grupos de pessoas, autores dos fatos, pelo menos a maneira de agir semelhante um ao outro, o que nós não percebemos nesses diversos casos".
Ora di sicuro qualcuno potrà farmi notare che... nel 2008 a Rimini alcuni "ragazzi bene" avevano dato fuoco a un barbone per solo divertimento, o che alcuni agenti della Polfer hanno pestato a morte un barbone alla Stazione centrale di Milano. Vero, purtroppo questi crimini sono avvenuti, ma una cosa è assassinare un barbone, un'altra è ammazzarli ventisette! E tutti nella stessa città.
Ma sembra che la vita da clochard sia molto pericolosa in Brasile:
Moradores de rua são agredidos a facadas e pauladas
Morador de rua espancado no Porto morre no Pronto-Socorro
Morador de rua de 64 anos é estuprado em via pública do DF
Homem é preso após atear fogo em 2 moradores de rua em Pirassununga
Morador de rua é executado com seis tiros em Coronel Fabriciano (MG)
Moradores de rua são encontrados queimados em Guarapari, ES
Dovrei sorprendermi per questi fatti, dato che per molti il Brasile è un paese tollerante, pacifico e con molta sensibilità verso chi sta peggio di noi. Ma per la verità quello che sta succedendo non mi sorprende affatto. Chi pensa quelle cose del Brasile è chi non lo conosce bene, che viene qui solo una volta all'anno e si diverte con caipirinha e mulatte in spiaggia. Ma per chi vive qui come un brasiliano, chi fa la stessa vita di questa grande popolazione, usufruendo delle infrastrutture che tutti usano, sa bene come sia la realtà brasiliana, e credetemi, ormai non mi meraviglio più di niente.
Fonte: Globo