Ritornato dal mare l’orto è ribelle e disordinato. Meloni e zucche hanno fatto il diavolo a quattro, i pomodori sono caduti sopra alla melanzana, la salvia è cresciuta a dismisura e non riesco nemmeno a passare per il vialetto, le erbacce… non ne parliamo, sono cresciute nei posti più improbabili, e il ligustro ha raggiunto altezze inenarrabili. Dopo qualche giorno di pigra osservazione – perché non avevo voglia di mettermi chino a tagliare sradicare zappettare – è arrivato il momento di agire da bravo giardiniere. Guanti, cesoie, lozione anti-zanzare – che serve a poco, quasi a niente – e via con l’olio di gomito!
Ma queste pulizie di fine agosto sono anche le pulizie della tarda estate, che non è necessario che uno sia tornato dal mare o dalla montagna per farle. Come avrete notato, soprattutto per chi vive al nord come me, oltre alle giornate più corte, con il sole che se ne va a nanna già alle 20e30, c’è un calo della temperatura, e l’ultimo raccolto deve essere aiutato a prendere gli ultimi caldi raggi che rimangono. Al melone non servono più le foglie che lo riparavano dal caldo sole. Zac-zac! via le foglie del melone. La zucca è ornai inutile farla camminare fino al giardino del vicino. La si taglia che non si espanda ancora e tenga le forze per sviluppare per bene il frutto. Anche i pomodoro, se i frutti sono nascosti tra le foglie, via le foglie! Poi il ligustro – e in genere tutti gli alberi del giardino. Una potatura di mantenimento ci vuole prima dell’autunno. Quindi saliamo sull’albero e tagliamo i rami più alti. E poi le erbacce: e so già che le zanzare mi attaccheranno in massa!
Tutto il pomeriggio di domenica a risistemare l’orto. Alla fine sei stanco ma soddisfatto del tuo lavoro. Capita anche a voi?
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