Eccoci qui con la seconda parte del post sui prodotti “puliti” di questa primavera.
1) Eau des Alpes – Acqua Profumata Pesca e Cassis: non mi piace. Non ho mai amato i profumi alla pesca dai tempi dei Bon bon Malizia e continuo a non amarli, è un odore che mi disturba il cervello e la maggior parte delle volte mi provoca dai 20 ai 50 starnuti. Ovviamente l’ho tenuto per secoli nel mobile con la speranza di usarlo, ma non lo farò, né ora né mai. Quindi, via!
2) Essence – lip gloss Sun Club Sunkiss Coral: e qui siamo proprio alla preistoria. Non ricordo neanche quando ho acquistato questo prodotto, ma all’epoca era molto ricercato e, come tutti i prodotti Essence, quasi introvabile. Purtroppo non lo uso da una vita e sono ben consapevole che non lo riutilizzerò più perché è davvero tanto, tanto, ma tanto scaduto.
3) E.l.f. makeup Mist & Set: l’ultima volta che l’ho utilizzato è stato per una mia amica, che all’epoca aveva 18 anni e ora ha quasi terminato l’università. Devo aggiungere altro? L’ho conservato inutilmente per anni, ma non l’ho più usato né lo farò. Non lo ricomprerò neanche perché il rivenditore europeo della e.l.f. ha deciso di chiudere i battenti quindi, addio amico, a mai più rivederci.
4) E.l.f. All Over Cover Stick: questo me l’ha regalato un’amica tempo fa perché lei non l’ha mai usato. Io l’ho preso, l’ho provato e l’ho maledetto perché, tralasciando gli ovvi problemi tecnici (texture pessima, pesante, poco coprente, appiccicoso peggio della colla) mi ha quasi ammazzato un pennello. Si era così impregnato nelle setole che non riuscivo più a toglierlo e ho dovuto usare quattro o cinque prodotti diversi per ripulirlo. Che la mia amica abbia avuto un sentore e perciò ha rifilato il correttore a me?
5) Eau des Alpes – Crema per il corpo Pesca & Cassis: stessa questione dell’acqua profumata. Ho usato questa crema per un po’, poi l’odore mi ha dato fastidio e l’ho messa via. Ora è il caso di metterla ancora più via.
E questo è tutto! Voi che mi dite? Avete fatto un po’ di pulizia e riscoperto qualche scheletro nell’armadio?
Serena.