A poche ore dall’ultima partita, le «voci» su un possibile passaggio del vostro allenatore alla Roma. Preoccupato? Infastidito?
«Più infastidito che preoccupato. Anzi, soltanto infastidito».
Perché ?
«Per due motivi. In primo luogo: il campionato non è finito e tutti noi, allenatore compreso, dobbiamo pensare alla partita. In secondo luogo: Montella è un allenatore sotto contratto. Con lui abbiamo impostato un programma di lavoro che coinvolgeva un biennio agonistico. Il contratto di due anni è stata la logica conseguenza: ecco perché sono ultraconvinto di dover continuare con lui».
Nei piedi dei vostri calciatori domani sera il destino anche di altre tre squadre. «Nel calcio è inevitabile che il risultato di una squadra possa avere conseguenze su un’altra. Ma questo aspetto della questione a me non interessa. Noi dobbiamo chiudere il campionato nel migliore dei modi, raggiungere quota cinquanta punti. Lo dobbiamo alla nostra gente e a noi stessi».