Uno dei mali endemici della mia terra è l'abusivismo dei parcheggiatori. Ti impongono la loro presenza con arroganza impomatata da favore, quando non pretendono persino le chiavi della tua auto per prendersene cura personalmente. Un servizio pruriginoso che sa di pizzo, ma che non ha nulla a che vedere con un Sexy Car Wash. Le scelte sono due: o paghi ingraziandoti il solerte lavoratore che ti schederà tra gli intoccabili, o te ne freghi fuggendo appena lo vedi avvicinarsi. La seconda opzione è consigliata a chi ha più di 100.000 km alle spalle. Ma cosa succede in loro assenza? Tutto si complica. Devi capire se si può parcheggiare, individuare il parchimetro, valutare la tariffa in vigore, sondare da che ora si paga e quanto tempo puoi restare prima di rinnovare la tua permanenza, impostare eventualmente il disco orario per evitare lo sciacallaggio degli ausiliari del traffico, cercare gli spicci e tornare in auto a posizionare il biglietto sul cruscotto augurandoti che nella fretta non finisca negli interstizi dell'aeratore: praticamente è quasi più facile comprare casa. Beh, in presenza del parcheggiatore abusivo queste dinamiche praticamente si azzerano. L'atmosfera si rilassa. Infatti è lui che si fa trovare, è lui che ti segnala il posto libero e se c'è lui vuol dire che c'è anche posto, e se non c'è? No problem. Si crea. Sennò lui che ci sta a fare? A rubare lo stipendio? Fortunatamente la tariffa è fissa e non varia, è la stessa degli altri posteggiatori perché al Master in Parking Management hanno imparato che con la concorrenza sleale le categorie rischiano l'estinzione. Automaticamente il tuo tempo a disposizione si espande all'infinito, perché finché c'è lui la tua auto è sotto controllo e nessuno la può toccare a parte lui. Puoi dedicarti tranquillamente ai tuoi impegni e i soldi non sono più un problema perché vuoi che un simile specialista non abbia le tasche piene di monete? Magari nei quartieri alti hanno anche il POS. Il problema si aggrava quando oltre al parcheggio pubblico devi sovvenzionare anche il servizio privato non richiesto. Per questo spesso preferisco fare due passi a piedi che ti svincolano dal lusso di dover collocare la tua quattroruote ad ogni costo.
Uno dei mali endemici della mia terra è l'abusivismo dei parcheggiatori. Ti impongono la loro presenza con arroganza impomatata da favore, quando non pretendono persino le chiavi della tua auto per prendersene cura personalmente. Un servizio pruriginoso che sa di pizzo, ma che non ha nulla a che vedere con un Sexy Car Wash. Le scelte sono due: o paghi ingraziandoti il solerte lavoratore che ti schederà tra gli intoccabili, o te ne freghi fuggendo appena lo vedi avvicinarsi. La seconda opzione è consigliata a chi ha più di 100.000 km alle spalle. Ma cosa succede in loro assenza? Tutto si complica. Devi capire se si può parcheggiare, individuare il parchimetro, valutare la tariffa in vigore, sondare da che ora si paga e quanto tempo puoi restare prima di rinnovare la tua permanenza, impostare eventualmente il disco orario per evitare lo sciacallaggio degli ausiliari del traffico, cercare gli spicci e tornare in auto a posizionare il biglietto sul cruscotto augurandoti che nella fretta non finisca negli interstizi dell'aeratore: praticamente è quasi più facile comprare casa. Beh, in presenza del parcheggiatore abusivo queste dinamiche praticamente si azzerano. L'atmosfera si rilassa. Infatti è lui che si fa trovare, è lui che ti segnala il posto libero e se c'è lui vuol dire che c'è anche posto, e se non c'è? No problem. Si crea. Sennò lui che ci sta a fare? A rubare lo stipendio? Fortunatamente la tariffa è fissa e non varia, è la stessa degli altri posteggiatori perché al Master in Parking Management hanno imparato che con la concorrenza sleale le categorie rischiano l'estinzione. Automaticamente il tuo tempo a disposizione si espande all'infinito, perché finché c'è lui la tua auto è sotto controllo e nessuno la può toccare a parte lui. Puoi dedicarti tranquillamente ai tuoi impegni e i soldi non sono più un problema perché vuoi che un simile specialista non abbia le tasche piene di monete? Magari nei quartieri alti hanno anche il POS. Il problema si aggrava quando oltre al parcheggio pubblico devi sovvenzionare anche il servizio privato non richiesto. Per questo spesso preferisco fare due passi a piedi che ti svincolano dal lusso di dover collocare la tua quattroruote ad ogni costo.
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