Le lesioni da puntura, in generale, provocano un sovra-slivellamento della cute, che si presenta arrossata, dove solitamente è possibile notare una crosticina puntiforme
Zanzare, api, vespe, calabroni e zecche. Quando l’insetto punge, la saliva iniettata provoca il rilascio dell’istamina da parte dell’organismo. L’istamina è un mediatore chimico implicato nei fenomeni allergici ed infiammatori e che provoca dolore pungente, bruciore e prurito.
Le lesioni da puntura, in generale, provocano un sovra-slivellamento della cute, che si presenta arrossata, dove solitamente è possibile notare una crosticina puntiforme, che corrisponde al diametro del pungiglione. Nelle situazioni più gravi, le reazioni allergiche possono arrivare addirittura a provocare shock anafilattico, come ad esempio nel caso della puntura di ape o del calabrone.
I bambini, che amano giocare all'aperto sia al mare che in campagna, sono i più esposti alle punture di insetto. “Con pochi accorgimenti, ma corretti, è possibile evitare il problema o ridurne gli effetti negativi – ha spiegato la professoressa Susanna Esposito, Presidente SITIP, Società Italiana Infettivologia Pediatrica, e Direttore della UOC Pediatria 1 Clinica, presso la Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Università degli Studi di Milano -. Ad esempio, in questo periodo, per ridurre al minimo il rischio di puntura è importante prendere alcune precauzioni che possono aiutare il bambino ad evitare l’insidia degli insetti e favorire una miglior gestione delle conseguenze da puntura d’insetto da parte dei genitori”.
Ecco alcuni consigli utili:
-evitare indumenti di colore scuro; meglio vestiti con maniche lunghe, pantaloni lunghi, calzini e scarpe chiuse.
- Non spruzzarsi profumi o lozioni forti ma cospargere più volte la pelle con lozioni a base di sostanze ad azione repellente per gli insetti; disporre di insetticidi di pronto e facile impiego. Non lasciare all’aperto cibi di scarto e non sostare in vicinanza di bevande o cibi molto dolci.
- Fare attenzione a quando si cucina o si mangia all’aperto, specie nei mesi estivi ed in aperta campagna e tenere chiuse le finestre di casa, i finestrini dell’auto e i contenitori dei rifiuti.
-Usare cautela in vicinanza di luoghi che più frequentemente sono sede di nidi di api, vespe e calabroni, come in vicinanza dei produttori di miele, in campagna nel periodo di maturazione della frutta e durante la vendemmia.
- Evitare di uscire al tramonto o all’alba, momenti in cui solitamente gli insetti (soprattutto le zanzare) pungono più frequentemente.
- Adottare precauzioni quando i bambini praticano sport all’aperto, dato che sudore ed l’anidride carbonica emessa con il respiro attraggono gli insetti.
- Far rimuovere da personale esperto nidi di api, vespe o calabroni eventualmente presenti nei pressi della casa.
- Non lasciare i sottovasi del balcone pieni d’acqua, dopo aver innaffiato i fiori.
- Fare in modo che il bambino non gratti né sprema né incida la sede della puntura.
- Le sostanze repellenti da applicare sul corpo o sui vestiti sono efficaci contro tafani e zanzare ma non sembrano funzionare verso gli imenotteri.