Nadezhda Tolokonnikova, una delle Pussy Riot in carcere di cui abbiamo parlato nei giorni scorsi, riportando le misure di sicurezza adottate contro la donna che, per protesta, aveva intrapreso uno sciopero della fame ed era stata trasportata in ospedale per il peggioramento delle sue condizioni, oggi ha interrotto la propria protesta.
La notizia è stata diffusa dalle autorità carcerarie russe ed è stata confermata dal delegato per i Diritti Umani del Cremlino, Vladimir Lukin, in contatto con la ragazza a cui era stata negata la possibilità di ricevere visite dal marito e dagli avvocati.
Nel comunicato viene dichiarato che «la Tolokonnikova è in condizioni stabili, è stata sottoposta ad esami diagnostici e alle terapie di routine». Ilia Ponomariov, deputato che ha incontrato la ragazza, ha ammesso che Nadezhda Tolokonnikova ha interrotto lo sciopero per non aggravare le proprie condizioni ma insiste per essere trasferita in un’altra prigione.