L'ennesimo giornale messo di nascosto e pagato non si sa da chi mischia con la merda [1] tutti i candidati alla presidenza, tranne Putin
07.02.2012
Nei giorni festivi e lunedì gli abitanti di Krasnojarsk [2] hanno trovato nelle buche delle lettere il giornale "Graždanin liberal. Za Prochorova" [3], uscito già il 1 febbraio, diffuso, a credere ai dati di edizione, in 200 mila copie e pagato dal fondo elettorale del candidato alla presidenza Michail Prochorov. Tuttavia per credere a questi dati di edizione non c'è fondamento, in quanto in realtà il giornale scredita Prochorov, così come, tra l'altro, tutti gli altri candidati alla presidenza. Tutti, tranne Vladimir Putin.
Il giornale messo di nascosto "per Prochorov" fa propaganda per lui, dando la parola a tre "allergeni" russi – Ksenija Sobčak [4], Ėduard Limonov [5] e Anatolij Čubajs [6]. L'intenzione è semplice e chiara come uno stivale da soldato: una lode dalle loro bocche per la stragrande maggioranza degli elettori è più convincente di qualsiasi ingiurie. A Prochorov cantano ditirambi i cestisti americani (l'uomo d'affari possiede un club della lega cestistica nazionale degli USA), fra l'altro si riferisce, rifacendosi al "Washington Post" che Prochorov intende versare 200 milioni di dollari per la ristrutturazione di scuole dello stato del New Jersey, che ha già sponsorizzato la costruzione di uno stadio per le partite casalinghe della propria squadra a Brooklyn, creando 8 mila posti di lavoro per gli immigrati di colore e le donne. "…Gli oligarchi russi potrebbero farci caso, – scrive il giornale di propaganda. – Mentre molti parlano solo della responsabilità sociale del mondo degli affari, Prochorov mostra questa responsabilità".
Come dal programma di Prochorov sono state messi in risalto i seguenti brani: innalzare nettamente le accise su alcool e tabacco, portare capitale straniero nell'industria della Difesa, dare al capitale privato le ferrovie, gli oleodotti, i gasdotti e gli aeroporti, abolire i libretti di lavoro e costringere tutti i lavoratori a siglare contratti di lavoro a termine, accelerare l'introduzione di una tassa sugli immobili nella misura dell'1% del valore di mercato delle abitazioni, far pagare autonomamente le tasse ai cittadini, spostare il peso del pagamento delle polizze di assicurazione medica volontaria dalle spalle dei datori di lavoro a quelle dei lavoratori, garantire la dipendenza delle pensioni dagli stipendi dei lavoratori: più stipendio – più pensione. Ecc., ecc.
In generale tutto il giornale è composto con un metodo poco astuto che conta sul fatto che gli schiavi ingoino tutto. Che restino terrorizzati. E che fuggano come il diavolo dall'incenso da Prochorov verso Putin. Perché verso di lui? Perché anche gli altri candidati in questo giornale sono ricoperti del fango delle strade. E' interessante che precisamente lo stesso materiale su di loro – Zjuganov, Mironov e Žirinovskij – qualche giorno prima sia stato pubblicato in un numero speciale della "Komsomol'skaja pravda" [7], che faceva propaganda per Putin, stampato dalla tipografia "Ofset" di Krasnojarsk in 600 mila copie e pure gettato in tutte le buche delle lettere. Questa è un'altra dimostrazione del fatto che il giornale "Graždanin liberal. Za Prochorova" è stato edito negli interessi di Putin. (Peraltro, da nessuna parte nei dati di edizione del numero della "Komsomol'skaja pravda" è detto che è stato pagato dal fondo elettorale di Putin).
Il metodo è comune e abituale, usato come arma già a metà degli anni '90. Visto che per Putin – in ogni caso a Krasnojarsk – lavorano gli stessi PR che ruzzavano in tempi per loro favorevoli, bisogna aspettarsi che presto escano giornali dove tutti i candidati, tranne Putin, prometteranno di migliorare la vita degli aborigeni grazie a un appoggio esterno, ceceno ed ebraico e ad una rapida riduzione di malati e pensionati. Nelle campagne oscure personalità terranno a nome di Zjuganov o di Prochorov il conto del bestiame, spiegando ai padroni che il loro capo, ottenuta la vittoria, esproprierà le eccedenze. Nelle strade ci saranno sfilate di bomži [8] con cartelli "Prochorov è il nostro leader esistenziale", a nome di Zjuganov ci annunceranno che Prochorov soffre di omosessualità repressa, a nome di Prochorov informeranno che Zjuganov soffre di enuresi, ecc.
E' curioso che finora non si veda alcuna mossa, né da parte della commissione elettorale, né da parte delle forze dell'ordine per fermare la diffusione e la stampa di materiale falso. All'ufficio per il pubblico di Prochorov a Krasnojarsk hanno confermato di non avere a che fare con il "Graždanin liberal" e che sporgeranno denuncia alla commissione elettorale.
I dati di edizione del falso giornale, evidentemente, sono stampati intenzionalmente con errori di grammatica. E' indicato un indirizzo privato. Trovare l'impresa pubblicitario-editoriale Otkrytie [9] che avrebbe preparato il giornale o qualche sua traccia non mi è riuscito.
E così il giornale "per Prochorov" non è stato pagato dal suo fondo elettorale. E da quello di chi allora? Di Putin, ma a quale scopo propaganderebbe un giornale "per Prochorov"? La legge proibisce di usare in campagna elettorale soldi che non siano presi dal fondo elettorale del candidato alla presidenza. Non di meno, difficilmente bisognerà attendersi il trionfo della legalità. La "Novaja gazeta" nello scorso numero scrisse dell'interrogazione alla CIK [10] della Federazione Russa da parte del deputato del consiglio cittadino di Krasnojarsk Andrej Seleznëv. Questi chiedeva di escludere Putin dalle elezioni e di incriminarlo a livello amministrativo per l'organizzazione della manifestazione-concerto del 4 febbraio.
La manifestazione dei sostenitori di Putin ha avuto luogo nel palasport di Krasnojarsk e si è conclusa con il concerto di Vladimir Kuz'min [11]. Seleznëv, moltiplicando il numero dei posti del palasport per il prezzo medio dei biglietti, suppone che l'organizzazione del concerto sia costata la somma di circa 9 milioni di rubli [12]. Il deputato insiste sul fatto che un concerto del genere in appoggio a Putin sia una forma di corruzione degli elettori e che il denaro speso non venga dal fondo elettorale. Nel frattempo alla sezione regionale dell'ONF [13] ritengono infondate le accuse, affermando che la manifestazione e l'intervento di Kuz'min non avrebbero niente a che fare né con la propaganda, né con Putin. La sera dello stesso giorno, il 4 febbraio, intervenendo su un canale televisivo locale, il PR di Krasnojarsk Sergej Tolmačëv, che lavora per il potere, ha dichiarato che Kuz'min è giunto in volo e ha cantato gratis.
Se il "Graždanin liberal" sia stato preparato o no da Tolmačëv e dalla sua ditta Vertikal' [14] non so e, a dire il vero, ciò non interessa neanche, ci sono pochi uffici e specialisti del genere. Ma con l'organizzazione della manifestazione-concerto questi, con tutta evidenza, ha avuto a che fare, se è andato in onda in televisione a commentarla. Ecco che il leitmotiv di questa manifestazione era lo scongiuro perché il popolo è contro un ritorno agli anni '90. Ma proprio in quegli anni il potere, i piarasty [15] e gli žmejkery [16] immergono ora il popolo. Allora ciò se non sembrava una tragedia, causava angoscia per lo stato psichico della società, ora, certamente, è una farsa, niente di più.
Sullo sfondo degli avvenimenti di Krasnojarsk con la diffusione impunita di giornali pubblicati da non si sa chi sono sintomatici gli avvenimenti della vicina Chakassia, dove giornalisti concreti, ben noti a tutti nella repubblica si sono occupati di politica.
Grigorij Nazarenko ed Ėrik Černyšëv sono andati come candidati indipendenti al consiglio cittadino di Sajanogorsk [17]: le elezioni sono a marzo. Poco prima iniziarono a pubblicare il giornale "Karatoš" (dal nome del monte più altro della repubblica, tradotto dalla lingua del ceppo turco – "pietra nera"). Sono usciti i primi numeri – acuti e precisi. Finora "Karatoš" si diffonde prevalentemente a Sajanogorsk. Nazarenko e Černyšëv, in particolare, lottano anche perché la legislazione elettorale sia rispettata da tutti.
All'improvviso i giornalisti vengono convocati a tarda notte alla sezione di polizia per dare deposizioni. L'ispettore distrettuale riferisce che alla polizia è giunta una denuncia da parte del capo della commissione elettorale cittadina G. Sëmkin: questi chiede che siano prese misure per interrompere l'attività propagandistica illecita di Nazarenko e Černyšëv e far togliere i materiali propagandistici illegali.
Si chiarisce che la commissione elettorale ha tenuto una seduta "su di loro", a cui, contro la legge, non li hanno neanche invitati. Cito l'interrogazione del deputato del Consiglio Supremo della Chakassia Oleg Ivanov alla commissione elettorale della repubblica: "Senza neanche sforzarsi di studiare i materiali propagandistici stampati, pubblicati nel rispetto della legge, pagati dal corrispondente fondo elettorale, presentati il 21.01.12 (prima dell'inizio della diffusione) alla commissione elettorale, quest'ultima, senza prendere la decisione di riconoscere i materiali propagandistici illeciti o falsi, si è rivolta alla sezione di polizia MO [18] del ministero degli Interni di Sajanogorsk con la richiesta di toglierli".
Fatto sta che alla commissione elettorale cittadina è sembrato che un foglio messo in un giornale fosse parte del giornale.
Il Roskomnadzor [19] della Chakassia alla richiesta della commissione elettorale cittadina: "Tale materiale propagandistico non è una pubblicazione del giornale, ma si presenta come un foglio con i corrispondenti dati di edizione. Perciò nelle azioni della redazione del giornale "Karatoš" non vi sono violazioni della legislazione nell'abito dei mezzi di comunicazione di massa". La "Glasnost Defence Foundation" [20]: "Nel giornale si può avvolgere un piccolo tomo di "Guerra e Pace", tuttavia Lev Tolstoj non diverrà automaticamente un corrispondente speciale del "Karatoš"".
Il 6 febbraio la commissione elettorale della repubblica ha abrogato la decisione della commissione elettorale territoriale di Sajanogorsk. Al presidente della commissione elettorale cittadina è stato rifiutato l'avvio di un procedimento nei confronti dei due giornalisti del giornale "Karatoš". Solo che nessuno avanza richieste nei suoi confronti per la cancellazione di due numeri del giornale e dei fogli propagandistici.
E' notevole che anche il "Graždanin liberal" sia comparso nelle buche delle lettere inserito nel giornale di annunci gratuito "Vsëm, vsëm, vsëm" [21], ufficialmente registrato e che esce da un po' di tempo. Tuttavia nessuno alla commissione elettorale cittadina di Krasnojarsk ha espresso alcuna rimostranza verso la redazione di "Vsëm, vsëm, vsëm".
Il doppio standard nell'applicazione della legislazione elettorale è facilmente spiegabile, se si tiene conto del fatto che Nazarenko e Černyšëv sono noti per i loro umori di opposizione, per le clamorose indagini sulla tragedia della centrale idroelettrica Sajano-Šušenskaja, per aver evidenziato l'aggiunta di voti a "Russia Unita" alle scorse elezioni (ora gli organi conducono una verifica di questi dati) e per articoli sulle violazioni della legislazione commesse dalla commissione elettorale già in questa campagna.
Aleksej Tarasov, "Novaja gazeta", http://www.novayagazeta.ru/politics/50905.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)
[1] Sic.
[2] Città della Siberia centrale.
[3] "Cittadino liberale. Per Prochorov".
[4] Ksenija Anatol'evna Sobčak, figlia di Anatolij Aleksandrovič Sobčak (uno dei politici più importanti dell'epoca della perestrojka), ritenuta una sorta di Paris Hilton russa.
[5] Nome "d'arte" di Ėduard Veniaminovič Savenko, leader del Partito Nazional-Bolscevico (di orientamento nazional-comunista).
[6] Anatolij Borisovič Čubajs, discusso imprenditore e politico (all'epoca di El'cin).
[7] "La verità del Komsomol". Il Komsomol (KOMmunističeskij SOjuz MOLodëži – Unione della Gioventù Comunista) era l'organizzazione giovanile del PCUS, ma il giornale è adesso un quotidiano "popolare".
[8] Bomž è un neologismo basato sulle iniziali della definizione burocratica "Bez Opredelënnogo MestoŽitel'stvo" (Senza Fissa Dimora).
[9] "Apertura".
[10] Central'naja Izbiratel'naja Komissija (Commissione Elettorale Centrale).
[11] Vladimir Borisovič Kuz'min, rockstar russa.
[12] Oltre 228.000 euro.
[13] Obščerossijskij Narodnyj Front (Fronte Popolare Panrusso), l'organizzazione che sostiene Putin.
[14] "Verticale".
[15] Gioco di parole tra piary ("PR") e pederasty ("pederasti").
[16] Dispregiativo per imidžmejkery ("image-makers", "creatori di immagine").
[17] Città della Chakassia occidentale.
[18] Mestnyj Organ (Organo Locale).
[19] Nome non ufficiale della Federal'naja služba po nadzoru v sfere svjazi, informacionnych technologij i massovych kommunikacij (Servizio federale per la sorveglianza nell'ambito delle comunicazioni, delle tecnologie informative e delle comunicazioni di massa).
[20] "Fondazione in Difesa della Glasnost'", fondazione russa che difende la libertà di stampa.
[21] "Di tutto, di tutto, di tutto".
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