Qatar '22 in inverno Guerra Premier vs FIFA

Creato il 11 settembre 2013 da Mbrignolo

Jerome Valckè, segretario generale della FIFA
Come riporta il The Guardian, è ora un nemico per la Premier

NOTIZIE (Buenos Aires). Beh, stiamo arrivando al dunque. Una convinzione che traiamo dalle ultimissime notizie di calcio che arrivano direttamente da Buenos Aires, Argentina, dove è in corso il Congresso del Comitato Olimpico Internazionale. All’importante meeting partecipa anche la FIFA, in rappresentanza della quale vi è Joseph Blatter, presidente, ma anche Jerome Valcke, segretario generale ma in realtà factotum del massimo organismo calcistico internazionale.
Proprio Valcke si è presentato poche ore fa davanti ai giornalisti presenti in Sud America per trattare un tema parecchio spigoloso e del quale già in passato Calciolab si è interessato più volte: lo spostamento del Mondiale del 2022 in Qatar dall’estate all’inverno.
Le date nelle quali si attende una presa di posizione chiara da parte della federazione calcistica internazionale sono fissate per il 3 e 4 ottobre prossimi, quando a Zurigo si riunirà il comitato esecutivo della FIFA. C’è chi intende temporeggiare ulteriormente su eventuali decisioni da prendere, ma è inutile nascondere come questo topic entrerà di diritto nell’ordine del giorno del meeting anche e soprattutto per le polemiche che si genereranno quasi sicuramente a prescindere dalla decisione che verrà presa.
Polemiche appunto, che nel marasma di voci e chiacchiericci trovano la Premier League coinvolta in prima fila: il campionato inglese, infatti, da quest’anno ha un accordo ultramilionario con i network televisivi, contratti di acquisizione dei diritti Tv siglati a cifre record, lontane dallo standard europeo; questo per la spettacolarità della Premier, per la competitività tra squadre come United, Chelsea, City, Arsenal, ecc., ma anche per il tradizionale calendario che essa rispetta, ossia quello prive di pause a cavallo delle festività. In Inghilterra si gioca sia a Natale sia a Capodanno, lo sappiamo, e questo incrementa notevolmente l’appeal di un campionato fra i più belli del vecchio continente.
Nei pensieri di Richard Scudamore, amministratore delegato della Premier League, non v’è quindi l’idea di interrompere questa lunga consuetudine, a maggior ragione dopo aver siglato il contratto più importante della sua carriera solamente pochi mesi fa.
Eppure la FIFA fa sul serio e, ascoltando i pareri di più parti, pare ormai decisa a modificare il periodo di disputa dei Campionati del Mondo di calcio del 2022. I 50° estivi del Qatar, il tasso di umidità vicino al 100% e la lunga serie di conseguenze che un clima del genere potrebbe portare sugli spettatori e sui protagonisti in campo, hanno ormai convinto i dirigenti del calcio a spostare il Mondiale qatariota a cavallo fra novembre e dicembre. Una bestemmia per gli inglesi, che guardano al profitto prima ancora che alle condizioni meteo.

Per questa diatriba, ancora manifestata a mezzo stampa e non faccia a faccia, si è aperta una “corrente inglese” che vorrebbe vedere la FIFA girare alla Premier una somma di “compensazione” per il danno arrecatole. Un’ipotesi che Valcke ha subito scartato: “Fornire un risarcimento alla Premier e ai suoi partner commerciali? Assolutamente no, concetti come questo della compensazione non dovrebbero nemmeno entrare nelle nostre dinamiche”.

Il problema per Scudamore e la Lega inglese è che è oramai rimasta solamente l’Inghilterra a combattere questa battaglia: il messaggio di cautela espresso pochi giorni orsono dall’Associazione delle Leghe Europee è sembrato il chiaro segno di come, accanto ai colleghi degli altri campionati, lo stesso Scudamore non sia riuscito né a esercitare opera di convincimento né a imporsi forte dei quattroni che girano Oltremanica. E’ proprio Valcke ad anticipare che la decisione sullo spostamento dei Mondiali è praticamente già presa: “L’inverno sarà il periodo migliore per la disputa delle partite, sono sicuro che tutte le parti troveranno un accordo così da concordare poi un calendario internazionale che tenga conto della pausa di novembre e dicembre”.

In Inghilterra qualche eminente dirigente calcistico aveva fatto largo all’ipotesi di revoca dell’assegnazione dei campionati al Qatar, un’altra ipotesi scacciata via da Valcke, il quale vede anche nel nostro Umberto Gandini, dirigente sì del Milan ma anche vice-presidente della European Club Association, un altro prezioso alleato. Insomma, oramai fra le calme acque del Tamigi pare proprio dover scorrere la turbolenta corrente della rassegnazione.

Contenuto ceduto in esclusiva dall'agenzia alaNEWS. Riproduzione vietata. Anno 2013.

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