scriverò una storia, una in cui un dito parla con un prosciutto.Comincia così:
E il dito dice:
Quindi il prosciutto gli risponde:
Il dito s’incazzail prosciutto è sorpresoindietreggialo sente gridareil dito grida:
Il prosciutto la quinta parola della frase lo fa innervosiresi fa avantiil dito non smette di gridareil prosciutto grida:è sorpresosponde:i un dito parla con un prosciuttoEntrambi strillano, s'avvicinanoIl dito gli allunga un pugno in panciaIl prosciutto lo spintonaIl dito gliene appoggia un altroe saltella di qua e di làschivandologliene appoggia ancora unoil prosciutto la smette, di gridareSembra che ora stia gemendoMa il dito non riesce a smettereDi picchiarloE sgarrarloIl prosciutto si contorceOra vibra, indocilito dai colpiE ah!AhAhahahah
il dito si fermalo osserva incuriositoprova a non farsi prendereè seriomolto serioarrossisces’imbarzottisce un po’tremae di colpo plop!Con uno schiocco nasce un altro ditoPari pari a lui(ma più piccolo e grassottello)Di colpo i due pizzicottoni gridano (facendosi tutt’arditi)
Spizzica!E uno dei due strappa un pezzaccio di prosciutto (che muore dalle risate) e se lo porta alla bocca(che ancora, però, non era apparsa)Dicendo:
Ah, no, mi sembrava.Alla fine non disse niente.
*di Juliat Muh, l'originale è qua. in tutto il suo sfavillante surrealismo.
Poi volevo dire che mi sembra molto brava, Juliat Muh.