Quagliariello show

Omnibus, puntata di questa mattina. Uno degli ospiti in studio era Gaetano Quagliariello (per gli amici quaglia), uno dei più burloni tra i seguaci papali. Parlando di talk show e della questione Saviano, il quaglia ha emesso questo verdetto "Questi programmi sono un attacco alla democrazia e all'intelligenza delle persone (come non essere d'accordo? Con tutti quei politici e presunti giornalisti che fanno a gara a chi urla di più.) Il conduttore non ti lascia il tempo di esprimere i concetti (comunista!), tranne Santoro che qualche volta ti fa parlare, t'interrompe quando stai per formulare un pensiero compiuto. Queste sono autentiche risse, certo puoi non andare, sei tu a decidere. Non è colpa della Rai però io penso che la poca credibilità di cui gode la classe politica italiana tra i cittadini sia anche a causa di questi programmi".
Un discorso commovente, schietto, coraggioso. Tuttavia il quaglia dovrebbe porsi qualche domanda.
Non è che, per caso, la poca credibilità di cui godiamo noi magnaccia  sia causata dalla nostra arroganza, presunzione, tracotanza verbale che mostriamo proprio in quei programmi d'approfondimento?
Non è che, per caso, la poca credibilità sia da attribuire agli alti livelli di corruzione nella nostra classe?
Non è che, per caso, sia colpa dei nostri inciuci con le mafie?
Non è che, per caso, dovremmo finirla di perseguire solo gli interessi del nostro padrone?
Non è che, per caso, dovremmo iniziare a fare leggi per la collettività seguendo i principi della Costituzione?
Non è che, per caso, dovremmo provare a riguardarci allo specchio quando ci svegliamo e vedere se siamo ancora uomini e donne con un minimo di dignità?http://iofuoridalcoro.blogspot.com/feeds/posts/default?alt=rss