Domanda che in questo momento mi affligge, cogliendomi si sorpresa, occupando i miei pensieri e bloccando l'ispirazione.
Qual'è il mio stile?
Non è mai stata una domanda facile per me. Ma non me ne sono mai preoccupata più di tanto.
Da quando mi sono trasferita a Bologna, in accademia, questa domanda me l'hanno spesso ritrovandomi molto spesso a rispondere "non lo so".
Ma è davvero qualcosa che bisogna sapere?
Amo disegnare, amo sentire la matita nelle mie mani e inventare, amo tracciare le linee del corpo, amo raccontare una storia con pochi tratti, questo sento.
Ma decidere un segno che mi identifichi in tutto lo trovo davvero difficile.
Così come la musica, non saprei dire quale sia la mia preferita, dipende dai momenti, da come mi sento e questo vale anche per il disegno. Mi piace giocare e ricercare il segno volta per volta, senza sentirmi legata ad un identità, già questo bisogna farlo nella vita, almeno nel foglio voglio essere libera di creare il mondo più adatto a me in quel momento.
Ma questo mio rimanere a mezz'aria non mi aiuterà nel campo lavorativo dove un illustratore o un fumettista , di solito, deve essere riconoscibile.
Un saluto da 1 metro da terra.