Qual è la realtà? ( secondo Luigi Pirandello)

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Chi è il vero pazzo? La signora Frola oppure il signor Ponza, genero della signora Frola? Questo è l’assillante quesito che permea l’intera novella pirandelliana “La signora Frola e il signor Ponza, suo genero”, novella facente parte della monumentale raccolta dello grande scrittore girgentano e Premio Nobel per la Letteratura Luigi Pirandello. Il signor Ponza ha sposato la figliuola della signora Frola e, com’è d’altronde più che normale per una coppia di sposi, è andato a convivere con la propria mogliettina in un quartierino di Valdana. La signora Frola non ha resistito molto lontana dalla figlia e così il signor Ponza, suo genero, l’ha stabilita in un quartierino del quale si è sobbarcato e si sobbarca il peso del mantenimento. La gente del paese però trova strana e, ma sì, diciamolo pure!, inaccettabile ai propri occhi quella situazione e allora cominciano a fiorire sospetti e speculazioni. Questi sospetti e speculazioni si concentrano, in modo particolare, sul genero della signora Frola, segretario prefettizio, il quale passa per una sorta di mostro che impedisce ad una povera madre di frequentare, come sarebbe normale per una madre, la propria figliuola. Né la vecchia signora Frola né, tantomeno, il di lei genero, il signor Ponza, hanno nessunissimo motivo di acredine verso l’altra persona. L’unico motivo che li spinge a dichiarare pazzo l’altro è quella di giustificare gli atteggiamenti dell’uno e dell’altra in quella specifica questione. Secondo la versione della sig Continua a leggere

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