Qualche volta ritornano…

Creato il 25 gennaio 2011 da Rossellagrenci

Se pensavamo di esserci liberati delle buste di plastica ci sbagliavamo.

Un’altra vicenda tutta italiana: si parla di una presunta violazione alle norme comunitarie.

La norma è di vecchia data, addirittura del 2007, forse fatta sulla scia della Francia, che aveva tentato la stessa strada l’anno precedente. Peccato che, quando i francesi hanno inviato la notifica della legge alla Commissione europea, se la sono vista bocciare. La loro esperienza a noi non è servita e il governo è andato avanti. Fra l’altro, commettendo alcune possibili infrazioni: la violazione della norma sugli imballaggi e sui rifiuti e la mancata notifica della normativa tecnica. Non solo, la legge prevedeva un periodo di sperimentazione che non è stato effettuato, motivo principale del rinvio della legge: doveva entrare in vigore a gennaio dell’anno scorso.
A farne le spese saranno le centinaia di aziende del settore, che danno lavoro a 4mila dipendenti, più l’indotto.  La Federazione gomma plastica, tra gli altri, ricorda che aver spinto i cittadini a preferire sacchetti biodegradabili significa costringerli ad acquistare altri sacchetti in plastica, i classici sacchi neri, per riporvi la spazzatura prima di gettarla. Insomma, sarebbe un provvedimento inutile e che danneggia un comparto che produce un giro d’affari da 800 milioni di euro, spingendolo nel baratro della crisi. Lo stesso comparto starebbe già provvedendo a modificare i sacchetti che abbiamo utilizzato finora, aumentandone la percentuale destinabile al riciclo, eliminando i formati più piccoli e aumentando lo spessore di quelli prodotti, in modo che possano essere utilizzati più volte.

Staremo a vedere cosa succederà, intanto è bene prendere la sana abitudine di portarsi la sporta da casa!