Qualcosa su Obama e Romney

Creato il 07 novembre 2012 da Lebarricate @gaetano_rizza
7 novembre 2012By IL CRONISTA 

Non seguo la politica statumitense tanto come quella italiana.
Mi sento di dire però che da quello che ho sentito dire a Romney non ho fatto fatica a paragonarlo al cdx italiano e ai suoi derivati tecnici.
La sua frase rubata da una telecamera, anche se doveva rimanere nell’ambito di un colloquio tra addetti ai lavori, è stata rivelatrice: “C’è un 47% di gente che vota Obama e che dipende dal governo, credono di essere vittime, credono che il governo debba prendersi cura di loro, che abbiano diritto alla salute, al cibo, alla casa, a quello che voi volete. E’ gente che non paga tasse, non li raggiungeremo mai, non me ne preoccupo”.
Questo ha detto, e gli Americani gliel’hanno fatta pagare, giustamente.
Un po’ quello che traspare dalle manovre di Monti per mano della Fornero, stessa filosofia, con l’aggravazione, per quest’ultima, di aver tolto di mezzo troppi italiani dallo scenario perchè non le facevano quadrare i suoi conti di professoressa… Sono le stesse persone, quindi, delle quali Romney ha confessato candidamente di non interessarsi per il voto.
Perfetto Romney!
Gli americani hanno fatto bene a fare vincere Obama, che, diciamolo, non mi piace molto neanche lui, ma perlomeno evidentemete si è rivolto a tutto il popolo e non solo ai benestanti che, per dirlo alla tua maniera, pagano le tasse. Perchè avere la possibilità di pagare le tasse non sempre significa anche essere persone per bene e volenterose.
Conosciamo un sacco di gente che si vanta di pagare fior di milioni di euro di tasse, ma non dice degli altri milioni che riesce ad evadere e che porta nelle isole del bengodi, mentre conosciamo anche gente che non può pagarle e non per questo sono persone meno per bene delle altre.. anzi! Spesso è proprio la gente che si è sempre arrangiata da sola senza approfittare di leggi, leggine, cavilli, e senza possibilità di rivolgersi ad avvocati azzeccagarbugli, che si trova in difficoltà, perchè forte solo delle proprie capacità nel lavoro, e non nella furbizia con l’esattoria.
Il mondo cambia, caro Romney, anche se non dappertutto allo stesso modo, e tu te ne vai a casa, a riflettere…
IL CRONISTA
Qualcosa su Obama e Romney

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