Qualcuno la chiamo’ resurrezione

Creato il 12 febbraio 2015 da Speradisole

QUALCUNO LA CHIAMO’ RESURREZIONE

Per mesi abbiamo sentito fiumi di parole sulla “resurrezione” di Berlusconi, provocata da Renzi con il patto del Nazareno.

L’impressione che se ne trae è che il patto del Nazareno fosse una zattera su cui la destra doveva aggrapparsi per sopravvivere, ma che il nocchiere sia sempre stato Renzi, non è possibile negarlo. Lo si è visto con la elezione del Presidente della Repubblica.

E questo fatto ha provocato una reazione immediata di Berlusconi, perché abituato com’era a considerarsi e a farsi considerare un grande statista, si è visto perduto. Ma la cosa che lo fa più arrabbiare è il fatto che si trova subalterno alle posizioni del centrosinistra, dopo che per anni il centrosinistra, prono e spesso connivente, ha sopportato la sua arroganza, la sua prepotenza e la sua supponenza.

Ci riprova comparendo all’orizzonte come responsabile “oppositore”.

Ma a quali condizioni?

Minato dalle beghe interne del suo partito e dai rampanti e scalpitanti discepoli in cerca di un posto al sole, sconfitto e con lui i suoi consiglieri durante la tornata per l’elezione alla Presidenza della Repubblica, umiliato e adirato per la marginalità politica a cui è stato costretto.

Cerca un’altra zattera e pare che l’abbia trovata: quella del padano double face, Salvini. Il padano che, nonostante i suoi tentativi ostentati di mostrarsi come il nuovo che avanza, emana un fetore di stantio.

Se le riforme verranno stoppate, si ritornerà a votare. Molti perderanno lo scranno e Berlusconi forse sarà costretto ad abdicare per diventare la comparsa di Salvini. Miracolo strategico che, in tanti, hanno chiamato “resurrezione”.



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