Il fondatore emerito de La Repubblica cita a suo vantaggio il meridionalista Giustino Fortunato, che definiva la Calabria uno "sfasciume pendulo", dimenticando che oggi quello sfasciume non è più pendulo, ma si è definitivamente staccato dal resto del paese.
Il tutto grazie al modello di "progresso" economico riformista tanto caro ai liberal socialisti, dei quali Scalfari è stato anche deputato.
Direttore li conosciamo i morsi senza ferite che ci sono stati inferti sulla nostra pelle.
Finanziamenti pubblici a pioggia, imprenditori opportunisti e mazzettari, cattedrali nel deserto, V centro siderurgico, Liquilchimica, porti e infrastrutture abortite all'alba di strombazzanti annunci politici.
Il tutto ha creato il terreno propizio per le 'ndrine, le uniche che si sono arricchite veramente in questi ultimi decenni.
Hanno avvelenato il nostro mare, con navi piene di scorie, rastrellato e sperperato miliardi con i progetti faraonici del Ponte sullo Stretto, illuso con la modernità delle autostrade con la Salerno-Reggio Calabria, incompiuta, incompleta, pericolosa e non a caso bibattezzata come "il reato più lungo d'Italia"!
Non ci lusinga più la velocità, tantomeno quella "alta", che si ferma ormai da venti anni a Salerno, non siamo interessati alle "magnifiche sorti e progressive" che cancellano e omologano, scegliamo di tornare ai tempi della Terra, della nostra identità ospitale e multietnica.
Il passaggio tratto dall'editoriale di Scalfari:
Ho letto che tra i più contrari ci sono gli studenti dell'Università della Calabria. Sono di origini calabresi e conosco bene quei territori. Le amministrazioni locali non avevano mai raggiunto un livello di degrado organizzativo e morale come adesso. I giovani dell'Università della Calabria ne avrebbero di problemi da affrontare. Invece si mobilitano contro l'Alta Velocità. Ma che senso ha? Lo "sfasciume pendulo" calabrese segnalato da Giustino Fortunato 150 anni fa continua a far precipitare le montagne fangose nei torrenti e nel mare sottostante. Cristo si era fermato a Eboli, ma nel frattempo la 'Ndrangheta ha fatto man bassa su tutti i territori di quelle zone.