Quale allarme wireless installare ?

Da Mauro

Riceviamo da un lettore:

Da alcuni giorni mi sto documentando su web cercando di capire quale allarme installare a casa mia. Trattasi di una casa singola sviluppata su tre piani (interrato, terra e primo piano). Sono orientato sul wireless, ma sono completamente disorientato dal range di prezzi presenti sul mercato. Ci sono aziende che vendono impianti completi di centralina, 24 sensori porte, 2 infrarossi, sirena esterna (pure a pannelli solari), 2 telecomandi, combinatore linea tradizionale + gsm per un totale di mille euro; ci sono altre aziende che per mille euro ti danno solo la centralina senza nemmeno il combinatore telefonico. Alla domanda “cosa fa la differenza?”, ho raccolto risposte del tipo “non è made in cina”, lavora su doppia o tripla frequenza, le schede sono tropicalizzate, ecc”. La domanda è: qual’è una buona marca per un impianto radio (installazione fai da te) che non debba mettere in sicurezza una banca ma una normale casa? Quanto devo spendere per dormire “abbastanza” tranquillo? Grazie.

La sua frustrazione è assolutamente giustificata e più che comprensibile: nel mercato della sicurezza (ma purtroppo non solo in questo!) oggi è spesso difficile capire quale prodotto sia di qualità e quale no. Soprattutto quando rivenditori improvvisati – e su internet ahimè se ne trovano tanti – propongono materiali di ogni tipo, forma e prezzo.
Sostanzialmente Le posso dire per esperienza che la miglior garanzia per un acquisto sicuro quando, come nel Suo caso, ci si avvicina ad un mondo nuovo e quindi non si hanno esperienze di prodotti o tecnologie, è di affidarsi ad un rivenditore specializzato. Chi vende materiali per la sicurezza, ad esempio su ebay, non ha il problema di fare selezione sulla qualità del materiale: spesso non sa neanche bene cosa vende e soprattutto conta sul fatto che non deve fornire assistenza o, se il prodotto crea problemi, ripararlo o sostituirlo. Ben inteso che non sono assolutamente un detrattore di ebay tanto meno di internet, ma è chiaro che un rivenditore che quotidianamente vende prodotti di sicurezza non solo ha maggiore esperienza in materia (e quindi potrà fornirLe consigli specifici per il Suo problema), ma ha sicuramente già fatto un filtro alla fonte del materiale buono e di qualità da trattare sapendo molto bene che ogni problema rappresenta insoddisfazione del Cliente, tempo perso e quindi anche denaro in meno guadagnato.
Inoltre è importante ricordare che un rivenditore offre prodotti di vario prezzo e potrà perciò argomentare e giustificare le differenze economiche in termini di prestazioni o caratteristiche diverse.
All’interno di questo blog, se vorrà sfogliare i contenuti (in alto c’è un indice per argomento – troverà diversi altri consigli su cosa e come acquistare un buon sistema antifurto wireless: sintetizzando, Le sottolineo solo l’importanza di una certificazione del prodotto, sempre sinonimo di sicurezza e qualità, e di una accurata analisi di cosa proteggere e come. Lei ha già fatto il primo passo (giusto!) segnalando che deve mettere in sicurezza una casa e non una banca. Il resto lo farà con Lei il rivenditore specializzato — la marca è l’ultimo dei problemi.
Per quanto riguarda il budget di spesa – è una stima grossolana la mia non avendo fatto un sopralluogo – la mia sensazione è che l’ordine di grandezza sia intorno ai duemila euro, soprattutto alla luce del fatto che il wireless è più caro del filare, ma se gli ingressi o i vani da proteggere sono molti potrebbe anche salire (quante stanze? quanti ingressi? quanti balconi?…). Lo prenda con beneficio di inventario però perché le variabili sono molte ed è veramente difficile rispondere ad una domanda come questa senza i giusti dati di riferimento.
Infine un doveroso commento alle risposte che Le hanno dato su “cosa fa la differenza?”:
1. “non è made in cina”
Tralasciando le osservazioni scontate sul senso di acquistare un prodotto fatto in Italia o altrove in un’epoca di economia globale come la nostra, credo che sia un argomento veramente molto debole. I maggiori costruttori di prodotti di sicurezza mondiali ormai da anni costruiscono tutto in Cina, eppure la qualità dei loro prodotti è indiscussa.

2. lavora su doppia o tripla frequenza
Sulla doppia o tripla frequenza troverà in questo blog altri articoli e quindi avrà modo di vedere come la penso in merito, ma, a prescindere da ciò, un sistema radio articolato su più frequenze in effetti costa un po’ di più.

3. le schede sono tropicalizzate
Su questa risposta mi viene da sorridere… La tropicalizzazione è il processo industriale a cui si sottopongono le schede con componenti elettronici per evitare che l’umidità e la condensa causino problemi ai componenti. In pratica si tratta dell’applicazione di una sottilissima patina di vernice protettiva – in genere sui circuiti di prodotti che si montano all’esterno (la sirena ad esempio). Credo che volendo proprio esagerare il costo di questa operazione non possa superare i 50 centesimi di euro.