Quale Governo?

Creato il 09 aprile 2013 da Leone_antonino @AntoniLeone
Il PD ed il PDL sono due partiti incompatibili ed alternativi tra l’altro per due motivi principali: - punti programmatici diversi in particolare sulla corruzione comprensiva del falso in bilancio e del voto di scambio, conflitto di interesse ed altro; - performance di costume di Berlusconi che non si addice ad un uomo politico e delle istituzioni. Per tali motivi è impossibile far nascere un Governo formato da PD e PDL. Il richiamo alle larghe intese espresso da Napolitano nella giornata di ieri, ripercorrendo quello che è stato il 1976, potrebbe essere realizzato in rapporto alla sensibilità istituzionale del PDL e del M5S non inferiore a quella che fu all’epoca del Pci, il quale consentì con l’astensione la nascita del Governo monocolore della DC guidato da Giulio Andreotti. L’intesa tra DC e PCI si era posta l’obiettivo di contrastare il terrorismo e, quindi, rafforzare le istituzioni democratiche dello stato e affrontare la crisi finanziaria del paese. Mi ricordo che la base del PCI era contraria a tale scelta perché era cresciuta con l’obiettivo di essere alternativa alla DC e, quindi, era frastornata da tale proposta. Tuttavia il PCI riuscì a far capire l’importanza della scelta per la difesa delle istituzioni ed il risanamento dell’economia. Ritornando ad oggi, il PDL ed il M5S potrebbero effettuare la scelta istituzionale, contraria alla scelta di parte,e consentire la nascita di un monocolore PD, guidato da Bersani, che si propone il cambiamento. Purtroppo tali partiti non sono in grado di effettuare una scelta di responsabilità per il bene del paese e, pertanto, si rischia di andare direttamente alle elezioni senza affrontare l’emergenza italiana (crisi economica e finanziaria, problemi sociali, eguaglianza,giustizia).
Le posizioni dei partiti sono queste: - Il PDL propone un governo organico con il PD ma quest’ultimo partito non condivide la proposta; - Il M5S si pone in alternativa a qualunque Governo formato dai vecchi partiti; Il PD continua a proporre un Governo di Cambiamento.Tali proposte non riscuotono il consenso della maggioranza delle forze politiche e, pertanto, non sono di difficile attuazione.
Forse l’unica strada percorribile può essere quella di formare un Governo monocolore PD non tecnico, guidato da Bersani, senza una maggioranza organica che nasce con l’astensione del PDL e M5S che si assumono la responsabilità istituzionale di affrontare le emergenze nazionali.
A differenza del 1976 la base del PDL non pone problemi in quanto è scarsamente politicizzata ed il M5S inizia così ad utilizzare responsabilmente i consensi ricevuti.
La Scelta civica di Monti potrebbe essere rappresentata con una presenza nel Governo.
In tale Governo potrebbero trovare posto personalità forti ed indiscusse per la loro onesta e credibilità.
La garanzia per il PDL ed il M5S è data dal fatto che in qualsiasi momento possono esprimere liberamente le proprie posizioni sui singoli provvedimenti in parlamento senza essere vincolati da una maggioranza stabile ed organica. Si tratta di far nascere un Governo con una maggioranza variabile che si forma di volta in volta sui singoli problemi emergenziali del paese.
Il Governo dovrà operare in piena autonomia per il bene comune e l’interesse dei cittadini per disattivare compromessi ed accordi tra i Partiti stessi che potrebbero incidere al ribasso sulla capacità riformatrice del Governo così come è avvenuto con il Governo Monti.
Il Governo così formato dovrebbe essere sottoposto a verifica subito dopo l’approvazione della finanziaria del 2014.
Non si può ritornare senza indugio alle consultazioni elettorali con in mano le carte truccate, rappresentate dall’attuale legge elettorale e dalla incompleta legge anticorruzione, e senza aver affrontato i problemi più urgenti dell’economia (crescita e recessione).
Inoltre, le elezioni subito aggraverebbero l’ingovernabilità e le disuguaglianze del paese.
Sono in grado il PDL ed il M5S ad assumersi una così gravosa responsabilità istituzionale per il bene del paese?
Sono capaci e maturi PDL e M5S di uscire dal recinto e dai confini di partito per assumere un ruolo istituzionale importante per il paese?

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