Qualche tempo fa, su Anobii, social network di appassionati di libri che la Suster bazzica spesso e volentieri, mi contatta tal Michele, che mi avvicina in quanto legge che sto a Pisa e vuole coinvolgermi in una serie di iniziative in programma sul territorio, a cui la Suster già fin d'ora vi dice che non andrà, anche se declina con garbo e circospezione, accompagnando il "non credo" con un possibilista "in caso", che però non vengono recepiti dall'interlocutore come diniego, poiché il nostro tornerà ben presto all'attacco con nuove mail.
Nel corso di questo scambio di battute, a una certa il nostro Michele, che presentasi come scrittore dilettante di romanzi thriller, mi pone questa "domanda cattivissima: dovessi consigliarmi un solo libro fra tutti quelli che hai letto, quale sceglieresti? Ah, uno solo ne puoi scegliere... altrimenti che domanda cattivissima sarebbe?"
Al che la Suster risponde: "Se dovessi consigliare un libro e uno solo, quel libro sarebbe..."
E a questo punto mi interrompo però. La domanda cattivissima mi è piaciuta, e chiedo a Michele e ottengo i diritti di copyright per girarla eventualmente ai miei contatti.
Non si tratta di stilare una top ten, di enumerare i libri preferiti, di compilare elenchi.
Si tratta di isolare uno e un solo libro, l'unico, il rappresentate della categoria, IL libro per eccellenza, che a bruciapelo non esitereste a proporre a un ipotetico curioso che vi chiedesse "quale libro", senza altro aggiungere, né in merito al genere, né alla tipologia.
E' come raccontare un pezzo di sé, secondo me.
Credo che dica molto di una persona, la scelta di quel titolo.
Ecco, per esempio, Hasuna mi risponderebbe: "Io non ho letto mai un libro in mia vita", ed io mi farei già un'idea della persona. Probabilmente penserei: "Bravo ignorantone, e vanne pure fiero".
Ma siccome lo conosco, so che lui non ha un'intelligenza speculativa, ma pratica, e non tollera intermediari di alcun tipo tra se stesso e il mondo. Ama conoscere e apprendere per esperienza diretta e sensoriale, e considera una tortura il doversi concentrare su una pagina scritta per più di due minuti di fila.
L'ho chiesto ad una persona che ho conosciuto sempre tramite Anobii, una lettrice sopraffina, acuta e intuitiva (lei), che entra nei libri con tutta l'anima, e ne svela gli umori sottili, tirandone fuori recensioni che sono quasi poesia. La sua risposta è stata: Le notti bianche di Dostoevskij. Il risultato è che l'ho ordinato du Amazon ed ora sto aspettando da tempo che l'ordine, frammentato e tormentato, giunga infine a destinazione.
L'ho chiesto ad un altro lettore (lui), stesore di recensioni segaci e accattivanti, perché gli uomini sono in genere, nelle questioni intellettuali, meno inclini al coinvolgimento emotivo empatico e più pratici, a volte cavillosi, diretti, si beano del paradosso e del libero esercizio della parola.
E lui mi ha risposto così: "ESTINZIONE come unico e solo libro da portare sull'isola. Tutto il resto è noia, maledetta noia". Drastico. Tuttavia non poteva non incuriosirmi una tal risposta: ordinato su Amazon.
E ora vorrei proprio sapere che bisogno c'era di mettere in mano ad una come me uno strumento pericoloso come questo delle librerie on line, ché infili tutto in un carrello con una non-chalance che non avresti se te lo sentissi appesantire sotto la mole dei volumi cartacei che continui a buttarci dentro, ché effettui il pagamento con una leggerezza che non avresti se ti rendessi davvero conto che sono soldi, quelli che ti stanno scalando dalla prepagata, e non un'innocua serie di numerini.
E poi aspetti, e aspetti... E aspetti, diamine! Finche un bel giorno i miei libri arriveranno e allora...
a prendere polvere sullo scaffale, finchè non avrò il tempo per prenderli in mano, e leggermeli uno per uno e farmi un'idea finalmente delle persone che me li hanno consigliati.
Insomma: da allora ne è passata di acqua sotto i ponti... si dice così, non guardatemi male.
Io avevo il post su "quale libro" in tasca, ma ne avevo sempre altri per le mani e la testa.
Poi ho avuto l'input, da un'altra blogger (anche lei conosciuta su Anobii), che mi ha sfilato la domanda da sotto il naso:
Ecco perché, prendendo spunto dalla necessità di segnalarvi il suo giveaway, mi accodo a lei, e vi chiedo: quale libro? Quale, per il mio prossimo ordine on-line? Qual'è il vostro "uno e uno solo"?
Vi va di dirmelo?