Quali carte si utilizzano nel gioco della scopa

Da Weesh_growing_ideas @Weesh_web

La scopa è un gioco di carte di origine ancora sconosciuta e incerta. È molto conosciuta, praticata in tutta la penisola e con un gran numero di varianti, tra le quali una delle più celebri è lo scopone, a sua volta esistente anche nella variante dello scopone “scientifico”.
A scopa si gioca utilizzando un mazzo di carte italiano da 40.

I semi devono essere 4 e per ogni seme le carte devono andare dall’asso al re (dieci). Tutti i mazzi di carte della tradizione italiana sono adatti a giocare a scopa, con l’unico accorgimento di sfilare dal mazzo l’otto, il nove ed il dieci e lasciando fante, cavallo e re nel caso di mazzi da 52 (carte bresciane).

Tra i mazzi di carte più diffusi per giocare a scopa ci sono le piacentine e le napoletane, entrambe con semi di origine spagnola.
I due mazzi sono abbastanza simili, tanto che risulta piuttosto semplice passare da una tipologia all’altra. Oltre ai disegni, molto più particolareggiati nelle carte piacentine, altre grandi differenze sono le immagini specchiate nel fante, cavallo e re delle piacentine contro quelle a figura intera delle napoletane.

Proprio per la loro fama, le piacentine e le napoletane sono i mazzi più utilizzati anche sui siti che offrono giochi di carte online. Prendiamo come esempio Biska.com, uno dei siti di giochi di carte gratis più famosi ed apprezzati dagli internauti. Su Biska gli sviluppatori hanno deciso di adottare di default il mazzo piacentino, anche se poi è possibile cambiare le impostazioni scegliendo tra carte piacentine, napoletane o addirittura bergamasche.

In ogni caso, vorremmo ricordare che non è affatto complicato abituarsi ad un mazzo di carte che non si è mai visto prima, perché avremmo sempre quattro semi (coppe, denari, spade e bastoni) e tre figure per ogni seme.

Preferire un mazzo ad un altro, così, è semplicemente una questione di gusto personale e abitudine, una consuetudine dettata dal fatto che le carte fanno parte delle nostre tradizioni locali, fortunatamente difficili da scalzare.