Qualcuno, su YouTube, si è chiesto perché ci sono delle cose “spaventose” e perché sono tali, e noi invece vi chiediamo: quali libri vi hanno spaventato di più? Non solo i libri incasellati, qualche volta anche a sproposito, nella categoria “horror”: anche in testi apparentemente di tutt’altro genere, si può nascondere l’inquietante, il rimosso, il perturbante.
Ecco alcuni esempi, in ordine sparso, di romanzi e racconti che, in tempi più o meno lontani, mi hanno procurato qualche brivido.
Insomnia di Stephen King
Perché le tre Moire non sono state mai così vive e reali; e se cominci a vedere dei fili che vengono fuori dalle persone, è il segnale che qualcosa non sta proprio andando per il verso giusto.
Grotesque di Patrick McGrath
Perché racconta con straordinaria lucidità una paura forse non troppo comune, quella di rimanere “intrappolati” all’interno del proprio corpo.
L’estate dei morti viventi di John A. Lindqvist
Perché ci vogliono delle capacità fuori dal comune, per parlare di morti che ritornano dal loro viaggio senza ritorno, per chiedere di essere ammessi di nuovo nella società.
Racconti di Edgar Allan Poe
Un manuale ancora fondamentale per chi intenda scrivere qualcosa che si voglia anche solo avvicinare a un racconto dell’orrore, o del terrore, che non è la stessa cosa.
E a voi? Quali libri vi hanno spaventato di più?
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