Quali sono i 10 errori che un ipnotista ed un coach devono assolutamente evitare

Creato il 24 novembre 2015 da Coach4y @Coach4y

Ho volutamente unito la figura del Coach e dell'Ipnotista poiché uso le due diverse metodologie (#IpnoCoach), con estrema soddisfazione dei miei clienti. Entrambi sono figure professionali e ho notato come, il giusto approccio nel condurre eticamente ed ecologicamente una seduta sia fortemente simile. Queste indicazioni potrebbero risultare valide, con le dovute differenze, per qualsiasi pratica professionale.

Definirti Coach o Ipnotista professionista? Bene. Ma se lo fai, allora devi comportarti come tale con tutto quello che è giusto, o quantomeno consigliabile fare, evitando ciò che è vietato.

Un professionista, per definizione, è qualcuno che è stato preparato per soddisfare standard specifici. E' qualcuno che ha le conoscenze e le competenze necessarie per erogare il proprio servizio in qualsiasi campo. E per il Coach e l'Ipnotista è lo stesso nel loro settore.

Ma come fai a sapere se quello che stai facendo è in linea con il codice professionale, o stai mettendo in atto, pur in buona fede, procedure sbagliate?

Va da sè che se sei o Ipnotista Professionista da diverso tempo, probabilmente sei già a conoscenza della maggior parte delle insidie potenziali. E potrebbe anche essere che hai un tuo codice deontologico, scritto o meno, che definisce i tuoi standard oltre le basi inderogabili.

Se sei nuovo o da poco attivo, o vuoi fare un check, perchè no, ecco un promemoria delle 10 cose che si dovrebbero evitare come la peste.

1.Ipnotizzare o fare una seduta di Coaching senza il consenso del soggetto

L' ipnosi, come la Coaching, è una forma di comunicazione bidirezionale tra te e il tuo cliente.

E' tutt'altro che una relazione casuale da fare alla leggera!

Anche se qualcuno vuole davvero essere ipnotizzato, come professionista, verifico sempre la motivazione. Ed è uguale nelle Coaching.

Difficilmente inizio una seduta se il soggetto vuole "farla solo per curiosità": c'è ben poco senso.

Sii chiaro! Fai sempre una "cornice di accordo" con le persone, ottenendo i vari consensi necessari secondo la tipologia di tecnica usata. Consigliabile un consenso informato scritto

Se salti questo passaggio, oltre a commettere il primo dei peccati mortali, la cosa si potrebbe rivoltare contro te stesso, in forma di cattiva reputazione per aver cercato una consulenza a tutti i costi.

2. Utilizzare l'Ipnosi e le Coaching in modo non etico, o solo per vantaggio personale.

Lo scopo del Coach e dell' Ipnotista è quello di essere una forza per il bene ed aiutare le persone ad affrontare le aree problematiche nella loro vita, dare loro i mezzi per affrontare le difficoltà, o consentire loro di eliminare completamente tali difficoltà.

Non sono strumenti da essere utilizzati per trarre vantaggi personali o scorciatoie per guadagnare, o ancora, per approfittare di un altro essere umano.


3. Affrontare il dolore solo sintomatologicamente

Sembra controintuitivo, ma non lo è. Il dolore è spesso un segnale che indica un problema più grande:

è 'il corpo che avverte che qualcosa non va. Quindi, considerare semplicemente il dolore, senza essere a conoscenza del quadro completo, potrebbe avere conseguenze devastanti.

Ho avuto casi di soggetti che si sono presentati con cartella clinica e li ho semplicemente rispediti dal professionista che li stava seguendo. A volte chiedendo un consenso scritto da parte del medico curante per l'approvazione di un percorso affiancato, a volte declinando la richiesta.

Sia apre una differenza per il Coach.

Tale figura non ha le competenze per determinare la diagnosi di una situazione patologica. E non gli sono richieste. Tuttavia ha necessariamente la competenza, per rilevare quei segnali, potenti ed inequivocabili, che il processo di Coaching non serve al suo cliente in quel momento.

A questo punto è suo dovere informare il cliente, senza farsi portatore di ulteriori indicazioni per altre soluzioni. Se non si hanno le competenze per determinare un qualcosa, non le si hanno neppure per consigliare vie alternative.

4. Iniziare pratiche Professionali senza Adeguata Formazione.

Se non si dispone di alcun addestramento formale, i certificati, diplomi o qualsiasi altro attestato, allora non sei veramente un professionista.

Potreste essere un Coach o un Ipnotista incredibile, ma senza le credenziali, come potete provarlo? O meglio come potete iniziare, per poi poterlo provare.

Nessuna certificazione fa di te un buon professionista, ma senza di quelle non ci puoi neppure provare a diventarlo!

Chiunque si promuove come un professionista dovrebbe essere in grado di dire: "Guarda, mi sono laureato da così e così presso queste scuole e Accademie"

Siate onesti nel vostro dichiararvi: se siete Junior, nel dovuto modo, comunicatelo al cliente. Apprezzerà molto di più la vostra sincerità che grandi promesse che non riuscirete a mantenere!

Naturalmente, le leggi che regolano se hai diritto di praticare variano da paese a paese. Spetta a voi ottenere la formazione e la certificazione necessarie a soddisfare tutti i criteri locali e nazionali. E questo vale anche se praticate al di fuori del vostro paese.

Possiamo dire che: più qualifiche si hanno, sia per il Coach che per l' Ipnotista meglio è, e più garanzia date al cliente.

5. Violare la Riservatezza del cliente

QUESTO E' UN PECCATO CAPITALE CHE VALE MENO DUE PUNTI!

Se volete essere certi di garantirvi il fallimento come Coach o Ipnotista, violare la Riservatezza del cliente è il miglior modo! E riservatezza è più di legge sulla privacy!

I vostri clienti vengono da voi con tutti i tipi di problemi. In alcuni casi hanno impiegato mesi o anche anni per trovare il coraggio di mettersi nelle vostre mani.

L'ultima cosa che si aspettano da voi è condividere i propri dati privati ​​e situazioni personali con chiunque altro. Non è una questione di leggi, differenti da nazione a nazione, ma di rispetto: questo è il punto.

Supponiamo che sei andato dal tuo medico con un problema imbarazzante. Capita, giusto? Cosa fareste se improvvisamente udite la gente parlare fuori l'ufficio del medico, di voi? O ridere di voi?

Sareste furioso, ne sono certo!

Questo tipo di comportamento è assolutamente poco professionale. Con tutti i danni di pubblicità negativa che potete farvi da soli!

6. Non essere in "Presenza" in una sessione

Premesso che qualsiasi Coach o Ipnotista hanno le armi per riprendere la propria centratura in pochi minuti, e guai non fosse così, ci saranno momenti in cui non sei al 100%, o peggio.

Se non riesci a scrollarti di dosso il tuo focus depotenziante, semplice: in questo caso, annulla la sessione.

Meglio una scusa se è necessaria, che continuare nella speranza che le cose andranno bene. Perchè non succederà!

Se sei depresso o sconvolto, o in qualsiasi altro stato mentale negativo, o ci sono alcune cattive vibrazioni che ti portano fuori da te stesso, allora sappi che, porterai il tuo cliente su di esse.

Il soggetto lo percepisce oltre il visibile, inconsciamente.

E quando ciò accade, il processo di Coaching e di Ipnosi non sono in grado di essere efficaci.

L'annullamento di un appuntamento potrebbe costare qualche euro. Ma quanto vi costa nel lungo periodo, sapendo che i vostri tentativi saranno probabilmente inutili, non dare ritorno al vostro cliente?


7. Utilizzare lo stesso script o tecniche per ogni cliente

Amo quanto non mai questo peccato capitale, per la contrapposta virtù del Non Model Approach, che utilizzo.

Ora, è logico che Gianna non è Paolo, come neppure Antonio od Azalea, e via di seguito!

Ognuno ha le proprie esigenze e caratteristiche. Questo fatto è così lampante che ogni volta che ascolto grossi fautori di modelli preconfezionati resto basito. Ma sapete solo quello? In quel modo? Per tutti i vostri clienti?

L'unica cosa che hanno in comune i tuoi contatti o i tuoi clienti è il fatto che desiderano risolvere i loro problemi, le loro difficoltà. E hanno scelto te per farlo! Non deluderli!

Provate ad immaginare, ora, un medico, che prescrive ad ogni paziente lo stesso medicinale, indipendentemente dalla loro condizione,dalla loro età, dimensioni, e anamnesi.

Non c'è bisogno di essere un genio per sapere che almeno tre cose accadranno in seguito:

  1. Il farmaco funziona solo su alcune persone
  2. Il farmaco potrebbe avere gravi effetti collaterali per le altre persone
  3. Il medico perde credibilità oltre a rischiare anche altro

Una delle grandi cose è che, le tecniche di Coaching e di Ipnosi sono varie e molteplici. Non c'è bisogno di essere "un mulo alla macina". Le opzioni sono quasi infinite e si combinano con l'individualità delle persone che vedete.

L'unica cosa che dovrebbe avere senso è adattare le vostre sessioni per soddisfare le loro specifiche esigenze.

8. Finire la seduta con un soggetto non centrato

L'equivalente positivamente espresso di questo concetto, e che consiglio a tutti i colleghi è: lascia che il tuo cliente esca dallo studio stando meglio di quando è entrato!

Come accennato in precedenza, l'Ipnosi e il percorso di Coaching, forniscono una varietà di tecniche per aiutare le persone.

A seconda della situazione del vostro cliente, le sessioni possono risultare emozionalmente probanti, sia in una Coaching che in Ipnosi. Specialmente quando si tratta di questioni delicate.

E' vero che le tecniche sono diverse.

Lasciare un soggetto senza obiettivo focalizzato o pending in alcune centrature emozionali troncando una Coaching, equivale a risvegliare maldestramente il soggetto dalla trance ipnotica, in condizioni emozionali non risolte.

Per questo consiglio di prendere gli appuntamenti almeno con 15' di distanza l'uno dall'altro ed eseguire un accurato feed back con il soggetto prima di lasciarlo.

In caso di sedute di Ipnosi, potrebbe essere bene adibire uno spazio per permettere al soggetto di riprendere la completa padronanza di sè e, congedatelo sempre personalmente.

Qualunque cosa tu faccia, non lasciare il soggetto fino a quando non è completamente al normale stato di coscienza e di veglia! E nella Coaching senza che ci sia un close up definito.

Vedrai, quante soddisfazioni darà a te a ai tuoi clienti, questa attenzione.

9. Dare false Affermazioni sulle possibili soluzioni

Il processo di Coaching e l' Ipnosi sono strumenti potenti, ma con i loro limiti.

Non si possono far scomparire i colleghi d'ufficio o trasformare rane in prìncipi o far vincere al superenalotto

Essere realistici, circa le vostre capacità e le possibilità delle tecniche porterà, dai vostri clienti, un positivo apprezzamento per la vostra onestà.

La verità è che non si può ipnotizzare tutti subito, come, non sempre si arriva alla prima sessione di Coaching a trovare la soluzione centrale: l'insight.

Alcune persone hanno bisogno di più sessioni per imparare ad essere un buon soggetto coachable, come si suol dire, od ipnotico, e altri potrebbero resistere più o meno consciamente.

Questo stato di cose è più facilmente superabile con l'esperienza, ma esiste.

Quindi non abbiate paura di far loro sapere che potrebbero essere necessarie diverse sessioni.

Fai presente alle persone quello che potete fare per aiutarli, e assicurati che sappiano che non c'è una garanzia al 100% di successo.

Checchè ne possano dire grandi Coach e grandi Ipnotisti, anche loro hanno avuto successi parziali.

In questo modo le persone saranno consapevoli e maggiormente in grado di decidere se vogliono iniziare il loro viaggio di trasformazione e potenziamento personale con te.

L'altra scelta? Fingere di poter fare miracoli. In questo caso ti auguro buona fortuna!

10. Praticare Coaching ed Ipnosi solo per fare soldi

Se sei un professionista, è naturale che tu venga pagato per i tuoi servizi e che tu ne ricavi per vivere onestamente: anche parecchio.

Ma, essere Coach e Ipnotista richiede: pazienza, compassione, comprensione e capacità di trattare con le persone in modo non giudicante. Il tuo successo è trattare le persone per aiutarle a condurre una vita più gratificante ed appagante:

allora si, puoi accedere al tuo successo professionale da star.

Se lo fai solo per i soldi, allora sei qualcosa di completamente diverso. Ma è un auto inganno: la gente non è stupida e può individuare un falso, lontano mille chilometri.

Quando capiranno che la vostra priorità è la loro, e magari ci metteranno un poco, questo sarà il tuo miglior biglietto da visita!

Quindi, se per le pratiche di Coaching e Ipnosi il tuo unico scopo è finanziario, un consiglio: non farlo! Lavora per professionalità, per vocazione, per mettere le tue abilità al servizio dell'umanità.

Se si pratichi la professione del Coach e dell' Ipnotista con questo ben fisso in mente, non ti sbaglierai.

Un ringraziamento per lo spunto dell'articolo a:
hypnosistrainingacademy.