Il lavoro nobilita l’uomo e lo rende libero, creando indipendenza ed autonomia non solo dal punto di vista economico. Tutto ciò è risaputo e corrisponde alla realtà ma bisogna tener conto anche del fattore stress, che può generare la propria professione, problema da non sottovalutare. La pressione dei propri superiori, le scadenze, gli obiettivi da raggiungere, gli ostacoli, le troppe ore di lavoro ed i rapporti con i colleghi possono essere causa e motivo scatenante di tale crisi.
Spesso e volentieri si ha la sensazione di impazzire. Molti esperti hanno condotto studi a riguardo, affermando che a volte si tratta di vera e propria sociopatia, un disturbo antisociale della personalità che impedisce alle persone di adattarsi alle regole della comunità.
Fanpage.it ha riportato la classifica stilata dallo psicologo e professore Kevin Dutton, pubblicata nel saggio “The Wisdom of Psychopaths: What Saints, Spies, and Serial Killers Can Teach Us About Success” che indica le dieci professioni a rischio “follia”, sulla base dei risultati ottenuti intervistando circa cinquantamila persone.
In cima alla classifica alla prima posizione, troviamo i CEO, ovvero gli amministratori delegati, seguiti, in seconda, terza e quarta posizione dagli avvocati, i professionisti Tv/Radio ed i lavoratori impiegati nell’area commerciale. A seguire, in quinta posizione, i chirurghi, professione sicuramente difficile e di grande responsabilità che implica il contatto quotidiano con realtà non sempre facili.
In sesta posizione ci sono i giornalisti, una professione tra le più belle e gratificanti che ci possano essere ma che può rivelarsi un’arma a doppia taglio, in quanto si è continuamente esposti a critichi e non è sempre semplice trasmettere notizie chiare o che comunque interessino il lettore. A seguire i poliziotti, esposti anch’essi a continui rischi. In nona e penultima posizione ci sono i rappresentanti del clero… Avreste mai pensato che i funzionari religiosi potessero accumulare stress, ai limiti della follia? In nona posizione spetta agli chef: stress e crisi tra i fornelli, alle prese tra mille e la gestione del personale.
Infine, in, decima ed ultima posizione, troviamo gli impiegati statali. Nonostante nell’immaginario collettivo il loro lavoro possa sembrare piuttosto semplice, non è così.
E voi cosa ne pensate? Svolgete una di queste professioni? Aggiungereste altre professioni alla lista?