In primo luogo, un disagio cui andranno incontro gli Eletti è quello di non poter più viaggiare in business class sugli aerei, dovendosi così equiparare ai comuni mortali che abitualmente viaggiano in classe economica. Tuttavia, questa decisione equivale più alla perdita di un privilegio, piuttosto che a una sofferenza. Indagando a fondo il problema, una domanda sorge spontanea: non è forse vero che in tutti i voli nazionali esiste solo la classe economica? Se così fosse, in cosa consiste il sacrificio che andrà a colpire i parlamentari?
In secundis, un altro intervento che inciderà sui costi della politica è quello relativo al binomio della cancellazione di alcune province e all’accorpamento di alcuni comuni, secondo un criterio demografico. Anche in questo caso, il risparmio sui costi non sarà immediato, ma rinviato a data da destinarsi. In altre parole, occorrerà attendere la scadenza delle legislature locali in corso ed il parametro demografico da prendere in considerazione sarà quello che scaturirà dal prossimo censimento generale sulla popolazione. Quindi, non prima del mese di aprile 2012!
Nello specifico, per i comuni, il taglio dei costi si tradurrà nell’eliminazione degli stipendi/gettoni di coloro che compongono la giunta e il consiglio comunale. Come già anticipato, non si tratta di una minore spesa attuale, ma futura, perché la si potrà realizzare quando gli enti interessati decideranno di procedere all’unione con quelli confinanti. Unione di comuni che, peraltro, era già stata prevista, senza successo, dall’articolo 26 della legge n° 142/1990 sull’ordinamento delle autonomie locali.
Inoltre, l’unione dei comuni con una popolazione inferiore ai mille abitanti non farà emergere una consistente riduzione di spesa in quanto se da un lato il numero dei politici che perderanno la poltrona è numericamente ridotto al lumicino, dall’altro potrà verificarsi un loro aumento in quelli in cui confluiranno territorio e abitanti. Quindi, a quanto ammonterà il taglio dei costi della politica generato da queste privazioni che investiranno la Casta? Difficile quantificarlo, ma sicuramente insignificante!
Infine, l’unica potenziale certezza è che questa operazione, unitamente a quella della riduzione del numero di province, creerà una situazione nella quale alcuni politici rischieranno di conoscere per la prima volta il significato dello status di disoccupato, imparando sulla loro pelle cosa significa guadagnarsi da vivere con il sudore della fronte e l’olio di gomito. Ma anche questa prospettiva rischia di tradursi in una pia illusione. Infatti, l’abolizione dei doppi incarichi servirà a liberare delle poltrone sulle quali saranno paracadutati quei soggetti che hanno perso il “posto di lavoro” per effetto della riforma che con la recente manovra interesserà i micro comuni e alcune province.
Quindi, calcolatrice alla mano, il governo chi ha intenzione di prendere in giro?