Qualità e usabilità sul web

Da Pattici @EdeaImage
Chi lavora nel web a contatto col pubblico sa quanti siano i clienti che ammettono di essere del tutto estranei al nuovo mezzo di comunicazione, pur riconoscendone l’importanza.Progettando un sito quindi, ogni brava agenzia che si rispetti, deve tener conto di una tipologia d’utenza molto vasta, proprio al fine di evitare che individui come questi trovino l’uso del web un’attività frustrante.Non esistono infatti manuali universali che spieghino le modalità corrette di approccio ad un sito (d’altronde, un sito che richiedesse un manuale per la navigazione sarebbe adatto a pochi).Esistono, al contrario, siti ben fatti, costruiti con criteri di navigazione chiari e comprensibili a tutti gli individui.
Cos’è l’usabilità?
L’ usabilità di un sito web viene misurata dal grado di soddisfazione e facilità con cui si compie l’interazione tra l’uomo e la macchina, cioè l’utente che naviga sul web e il suo pc.Chi usa internet lo fa sempre con uno scopo preciso, ad esempio ricercare un’informazione; se tale informazione sarà difficile da trovare, in media si tenderà ad abbandonare l’attività che si stava svolgendo (Nielsen). Una buona navigazione, al contrario, è sempre prevedibile.

Cosa fare allora per rendere un sito usabile?Sin dal primo approccio con la pagina web è quindi necessario fornire agli utenti degli “inviti a compiere determinate azioni” per aiutarli a capire, nel giro di qualche secondo, come muoversi. Le informazioni del proprio sito dovranno essere strutturate secondo il punto di vista dell’utente, ricreando i suoi schemi mentali e operativi.Sarà indispensabile ricercare una metafora che ricalchi l’esperienza d’interazione con le cose di ogni giorno, mantenendo una giusta correlazione tra oggetti e spazi.Se navigare il web è un mestiere per tutti, progettarlo invece non lo è.


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