E soprattuttutto c'è Bologna, la sua aria, le sue strade, la Bologna di oggi che è un po' ancora la Bologna di ieri, la Bologna dove la gente si portava dietro la bicicletta anche quando andava a passeggio, come il cane al guinzaglio, la Bologna dove, per dirla con Cesare Zavattini, uno non veniva considerato vecchio finché riusciva ad alzare il piede sopra il sellino.
Affetti, rimpianti, sprazzi di gioia, pensieri che rotolano via. Ritrovo il solito Paolo Nori, in questo A Bologna le bici erano come i cani (Ediciclo), e mi piace. Magari è solo una gigantesca divagazione appesa a un'esile gruccia, però sì, mi piace.