Probabilmente è uno dei miei tanti difetti quello di scrivere quasi sempre in prima persona,in realtà lo considero un modo diretto per comunicare e per interagire con tutti voi perchè ritengo che nella vita le “cose” non accadono mai per caso e soprattutto coinvolgono sempre piu’ persone.
Mi sono sempre posta la domanda “cosa c’è oltre…” Oltre a mè, al mio essere, ai miei pensieri, alla prospettiva ed al progetto di vita… spesso guardando il cielo alla ricerca di un segnale, di una risposta, di qualcosa a cui aggrapparmi in grado di consolidare il mio rapporto con Dio. Oggi ho imparato invece ad ascoltare le risposte, invece di fare sempre e solo domande.
La nostra capacità di percepire le emozioni, le sensazioni è davvero unica, ma mai nulla ci sarà detto se non siamo disposti a prenderci cura dei particolari. Spesso esistono rapporti di fede molto forti e profondi che non si consumano con le parole, spesso parlano le nostre gesta, i nostri cuori, i nostri sorrisi, spesso è la nostra bontà d’animo a renderci speciali nei confronti di altre persone, ed è proprio nei momenti di maggior bisogno o disagio che ci accorgiamo di non essere soli e soprattutto realizziamo quanto siamo stati in grado di dare, perchè se dai amore, prima o poi l’amore ti viene restituito in quantità maggiore, e soprattutto da chi meno te lo aspetti… questo secondo mè è il richiamo della fede, della trasparenza, della luce che vive in noi.
Saper cogliere la possibilità che ci viene offerta… è l’immenso dono della Fede.