C’è un mostro nella cittadina di Salem, nell’Oregon, che uccide senza pietà bambini dagli 8 ai 16 anni.
Lui è un serial killer dal viso deturpato, segnale inequivocabile di un passato impossibile da dimenticare.
E poi ci sono loro, cinque amici, ragazzini che di notte decidono di entrare in una scuola abbandonata, così, per spavalderia, per smentire le dicerie sui fantasmi. Il gioco si trasforma, però, in una fuga contro la morte, tra indizi macabri e corse claustrofobiche in un edificio che sembra non dare via di scampo.
Classico thriller-horror caratterizzato da una narrazione serrata, favorita da capitoli brevissimi, con il chiaro intento di spingere il lettore verso l’ansia, l’angoscia, il terrore, il panico dei protagonisti stessi. La presenza delle descrizioni, dettagliate e curate quasi con perizia chirurgica, di stati d’animo e luoghi, smorza, però, il pathos. Forse sarebbe stato più incisivo lasciar parlare i protagonisti.
Il finale lascia l’amaro in bocca e assume quei toni sospesi che potrebbero farci pensare a un possibile seguito?