Quando è Ramadan, in Palestina gli Israeliani….. 1948/2014

Creato il 02 luglio 2014 da Maria Carla Canta @mcc43_

mcc43

Mohammad Dudin ucciso dall’ IDF con una pallottola al torace

Tre ragazzi ebrei scomparsi nella zona della Cisgiordania sotto controllo di Israele, ritrovati uccisi tre settimane dopo.
Nelle operazioni di ricerca, solo nella prima settimana, vengono
perquisite mille case e arrestati 330 palestinesi; pochi giorni dopo il sequestro, rivela Haaretz, gli investigatori sapevano più o meno quello che era successo e dove potevano essere stati nascosti i corpi, ma tacquero  e continuarono a infierire sulla popolazione.

L’arresto dei “sospettati”

Alla fine si conteranno almeno cinque ragazzi palestinesi uccisi, ma i conti esatti delle vittime e delle distruzioni si potranno mai ottenere? E cosa succederà ancora? Servirà questo a rompere, come Israele spera, l’unità appena ricostituita fra Hamas e Fatah?

Ramadan 1948 (maggio)

Attaccato da una coalizione di stati Arabi, il neo  stato autoproclamato di Israele si vendica sugli autoctoni palestinesi.  Più di 700.000 Arabi-palestinesi abbandonano o sono  espulsi dalle loro città e villaggi dall’irrompere dell’esercito d’ Israele appena costituito accorpando formazioni clandestine: Haghan, Irgun, Etzel, Lehi. Bande che nel vocabolario attuale definiremmo terroriste e che si erano rese colpevoli, insieme alla criminale banda Stern,  del massacro del villaggio di Deir Yassin.

Deir Yassin fu un attacco “didattico” con lo scopo di terrorizzare e indurre la popolazione a fuggire in previsione della proclamazione dello stato. Furono uccise 250 persone compresi i bambini, le donne e gli anziani;  le sopravvissute, donne e bambine, al termine della giornata della mattanza vennero ammassate denudate su veicoli aperti e fatte sfilare per le vie del quartiere ebraico di Gerusalemme.  Il crimine di Deir Yassin  diede una (breve… ) scossa al mondo e  la Croce Rossa  ,  incaricata, accertò  i fatti.  Gli inviati trovarono una bambina ancora viva sotto i cadaveri e altri due superstiti dimenticati dalle bande.

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maggio 1948, una sera di Ramadan a Sha’ab,


da La Porta del Sole 
di Elias Khuri, prima opera letteraria che registra la memoria collettiva del popolo palestinese dalla Nakba a oggi

Il pasto della rottura del digiuno era pronto. Affamati e miserabili, ma digiunavano.[…]Perché non mi hai detto che gli ebrei hanno attaccato Sha’ab all’ora del tramonto? Durante il mese di Ramadan, quando tutte le famiglie del paese erano attorno al desco per la rottura del digiuno? È iniziato il bombardamento e la vostra difesa è collassata. Siete stati sbaragliati. Affamati, siete fuggiti nei campi, in mezzo a quel tremendo caos che vi percuoteva. E poi, andandovene; avete visto che le fiamme divampavano tra le case. Avete creduto che avessero dato fuoco al paese, cosa che ha aumentato la vostra agitazione. Vi siete inoltrati nei campi.
Quando Yunis tornò li trovò che mangiavano. Aveva fame ma non mangiò. Allungò una mano ma gettò via il boccone prima di portarlo alla bocca.
Disse: – Attacchiamo da soli – . Presero il via tumultuose discussioni incrociate a proposito di strategie militari. Non si trovarono strategie. Soltanto lo sceicco cieco disse: – Non c’è più speranza. Tutto è perduto -.
Videro che dai suoi occhi chiusi colavano lacrime. La riunione si sciolse con un niente di fatto. Quella notte dormirono tutti come dei morti, persino le sentinelle. Davanti alla disperazione, alla paura e alla fame non rimaneva che fuggire nel sonno.  Al mattino le due donne sono impazzite.

[...] Nahila mi ha raccontato il massacro degli anziani in paese e di come il comandante israeliano Abraham abbia ordinato che si radunassero tutti vicino alla vasca dell’acqua. Li aveva passato in rivista, come se si trattasse di un’ ispezione militare. Persino Haji Musa Darwish , il paralitico, ha ordinato di andare a prenderlo a casa. E stata colpa di sua moglie. Ha detto al comandante israeliano di aver lasciato suo marito dentro casa perché era paralitico, lo ha avvertito perché temeva che facessero saltare le case come avevano fatto a Birwa. Il comandante ha ordinato di andare a prenderlo e lei ha detto di non essere in grado di farlo da sola. Un uomo si era offerto di aiutarla, ma il comandante gli ha spianato il fucile in faccia : – No, andrà da sola- .
E’ tornata trascinando suo marito per terra. Piangeva trascinandolo. La donna trascinava il suo uomo e il comandante sorrideva, fiero di sè. Abbiamo visto i suoi denti bianchi. Aveva dei denti incredibilmente bianchi. Arrivato davanti al comandante, trascinato da sua moglie, Haji Musa ha nitrito forte, del liquido nero gli è colato dalla bocca ed è morto. Il comandante non ha visto niente. Come se non lo avesse visto morire, si è messo a selezionare gli uomini con il dito. Chi era segnato dal dito doveva mettersi dall’altra parte. Ha selezionato una ventina di vecchi. Quando è arrivato l’autocarro il comandante ordinato che ci salissero.

 (edizione Einaudi, pag 212 e 215)

Se Questo è un Uomo – Primo LEVI

……

Meditate che questo è stato

Vi comando queste parole
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via
Coricandovi alzandovi
Ripetetele ai vostri figli

…….

Si tratta di un uomo – Mahmoud Darwish

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Incatenarono la sua bocca

legarono le sue mani

alla roccia della morte

e dissero : “ sei un assassino “.

Gli tolsero il cibo, gli abiti, le bandiere

lo gettarono nella cella dei morti

e dissero : “ sei un ladro “.

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