Siamo nel 1930. Banks è un bambino e vive nella colonia britannica al confine con la Cina. I suoi genitori lavorano per una azienda che commercia in oppio. Mentre il padre è dirigente di questa azienda, la madre lotta politicamente affinché l'Inghilterra smetta di pensare solo al proprio profitto dimenticando la salute dei cinesi, che sempre più numerosi cadono nella tossicodipendenza. Lui, bambino, gioca col suo amico Giapponese Akira. E' ancora presto perché possa capire che il mondo attorno a lui non è così limpido come crede ma... ecco che un giorno suo padre scompare, e poco dopo anche la madre... Lo zio, unico parente rimasto, si prende cura del piccolo e lo rimanda in madrepatria, a stare con una parente anziana. La separazione con Akira è terribile ma, soprattutto, nel bambino cresce il tarlo di voler scoprire cosa è successo ai suoi genitori.Anno 1937, Banks è un giovane investigatore. E' in gamba, metodico, capace di sgominare i peggiori criminali di Londra. Frequenta una donna, Sarah, che però mira a una vita agiata. Il suo sogno è quello di tornare in Asia per risolvere il "caso" della sua vita. Caso che è strettamente legato alla politica di quella colonia, che traballa visibilmente sotto le cannonate della guerra scatenatasi tra cinesi e giapponesi. Alla fine parte, convinto di sapere dove i propri genitori siano nascosti. Ma il mondo non è quello che lui crede... per certi versi Banks non è mai veramente cresciuto e, travolto dagli eventi, si troverà costretto ad aprire gli occhi bruscamente.
C'è una parte, in questo libro, che proprio non cammina. Il momento della giovinezza, dei giochi con Akira, arranca faticosamente in meccanismi così lontani dai "giochi fanciulleschi" che ho vissuto da non riuscire a catturarmi. Eppure è una parte fondamentale perché è proprio lì che la personalità di Christopher si forma, ed è lì che poi si scovano tutte le chiavi di lettura del libro. Bisogna quindi stringere i denti perché... il bello del libro nasce proprio in quelle pagine. Ishiguro è veramente bravo a costruire un personaggio così difficile e a mantenerlo credibile per tutta la durata del romanzo. Da prendere d'esempio. E ancora una volta l'autore non mi ha deluso. Bel libro. Davvero un bel libro.
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