Quando finisce un livore (resign version)

Creato il 12 novembre 2011 da Ilgrandemarziano
Le dimissioni di Silvio Berlusconi sono appena giunte, ufficiali, e almeno mezza nazione festeggia come in un rarissimo capodanno fuori stagione. Ma che cosa faranno, ora che non c'è più lui? Lui che è stato il loro unico pensiero per tutti questi anni. Lui che è stato il catalizzatore, se non di tutte, almeno di una grandissima parte delle loro energie. Come impiegheranno adesso tutto quel tempo e quelle forze intellettuali ed emotive, che fino a ieri erano riservate a lui?
Il trasloco di Silvio Berlusconi da Palazzo Chigi è cominciato e colonne di auto blu si allontanano alla spicciolata portandosi via i loro vetri scuri, e almeno mezza nazione si sente sospesa, perduta, disoccupata. Come quando concludi un lavoro che ti ha succhiato via l'anima per anni e anni e anni. E poi un giorno ti ritrovi a casa, quel lavoro finito, sai che non dovrai pensarci mai più, e ti guardi allo specchio con la bocca aperta e quella strana sensazione addosso di irrealtà, vibrante dentro una via di mezzo tra una vertigine e un risveglio improvviso da uno strano sogno (incubo?), e non puoi fare a meno di chiederti: «E cosa cazzo faccio adesso?».
A dispetto dei libri che ci scriverà sopra Bruno Vespa, il ricordo di Silvio Berlusconi presto o tardi sbiadirà, e per questo c'è da giurare che i suoi più acerrimi nemici, coloro che l'hanno osteggiato, combattuto, insultato, criticato, avversato con tutti loro stessi, prima o poi si sentiranno privati di qualcosa, se non finiti, distrutti, svuotati. Perché la loro battaglia, una battaglia di quelle proporzioni, combattuta con così tanto ardore e così a lungo, così viscerale, finisce sempre per autoreferenziarsi e diventare prima di ogni altra cosa realizzazione di se stessa.
Il nome di Silvio Berlusconi sparirà dai giornali, un giorno o l'altro, perché anche le più ardite finzioni tricologiche nulla possono contro il vento dell'entropia che rende calvi i teschi. E sarà in quell'esatto momento che, affermano gli studi di settore, nascerà un nuovo mercato formato da tutte quelle migliaia di persone dovranno trovarsi qualcos'altro da fare per occupare i propri pensieri e il proprio tempo libero. A tale proposito in Mediaset starebbero già studiando alcuni kit per la costruzione di televisori in bottiglia («Funzionano davvero!»), e le Bunghine, serie di riproduzioni in scala 1:10, da collezione, di Ruby, Nicole e le altre, precise in ogni dettaglio, in puro silicone anallergico, anche in versione gonfiabile («Mugolano davvero!»). Tutto, naturalmente, in comode uscite settimanali. Dovrà pur integrarla, la pensione da parlamentare, no?

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :