Coltivare l’orto con i bambini può essere senza dubbio un’opportunità educativa ma è per i nostri figli e nipoti soprattutto una ghiotta occasione di gioco. Dopotutto quale bambino non ama giocare nel fango!
Quando si decide di coinvolgere i bimbi nella coltivazione dell’orto bisogna innanzitutto mettere da parte l’idea che abbiamo di questa attività. Gli adulti sono soliti concepire l’orticoltura come un insieme organizzato e razionale di tempi, spazi e metodi. Niente di più lontano da ciò che un bambino ha in testa. Ecco quindi qualche utile consiglio, appreso sul campo, su come conciliare ciò che appare come inconciliabile.
- Prima di iniziare una qualsiasi attività nell’orto, vestiamo i bimbi in maniera consona. L’appuntamento con la terra e l’acqua non concede deroghe al protocollo. L’etichetta richiede in queste occasioni rigorosamente una tuta vecchia e stivali d’inverno e maglietta e ciabatte da mare d’estate;
- I bimbi non sono interessati alla nostra tabella dei lavori. Si prenderanno tutto il tempo che riterranno necessario per osservare una formichina lungo il suo percorso accidentato o per rimestare con la loro paletta il terriccio nel sacco. Lasciamoli fare. In fondo in questo modo impareranno molte cose sulla natura, assimileranno nuovi suoni, odori e colori. Nulla di più importante: un’esperienza sensoriale unica;
- Ricordiamoci che prima dei tre anni il tempo di attenzione dei bambini è solitamente inferiore ai 10 minuti. Non pretendiamo quindi che si dedichino ad una singola attività per un tempo superiore. Un’ottima soluzione a questo che solo noi “grandi” consideriamo come un limite è quella di alternare le attività costruttive (seminare, togliere le erbacce, ossevare i risultati del nostro lavoro) con attività ricreative, in particolare quelle considerate dai bimbi sommamente appaganti: innaffiare e giocare con l’acqua, manipolare la terra e scavare, sotterrare i loro tesori e ancora una volta osservare la formichina che cammina;
- Facciamo in modo che siano protagonisti di questo gioco. Coinvolgiamoli nella scelta delle piante da seminare, decidiamo insieme a loro la disposizione dell’orto e consultiamoli ogniqualvolta ci sia da prendere una decisione. La partecipazione è alla base di un qualsiasi gioco. L’esclusione implica noia e disinteresse;
- Incoraggiamo sempre i bambini quando imitano ciò che stiamo facendo noi. Anche se i risultati saranno approssimativi ciò rafforzerà la loro personalità, aumenterà le loro capacità manuali e le loro attitudini nel risolvere problemi concreti. Anche i bimbi sono come le piantine del nostro orto e vanno nutriti con una buona dose di “bravo!”;
- Lasciamo che i nostri bimbi gestiscano un loro spazio esclusivo nell’orto, sul quale sperimentare e giocare. Ciò non significa tuttavia lasciarli a se stessi. I bimbi vanno comunque guidati, se lo aspettano da noi. Aiutiamoli a costruire il loro orto, a farlo crescere e ad apprezzare i risultati della loro attività;
- L’orto e i suoi frutti sono un modo perfetto per fare apprezzare ai bambini la verdura a tavola. Se gli spinaci arriveranno dal loro orto diventeranno automaticamente il più goloso dei piatti.
Buon orto sul terrazzo bambini!!