I genitori quindi potrebbero accordarsi sugli orari da rispettare per andare a letto la sera, per il cibo e lo svolgimento dei compiti; l’ideale è evitare dei dictat ma basarsi sul buonsenso.
Soprattutto se il bambino è piccolo è necessario che, anche in vacanza, segua una certa alimentazione e che vengano rispettate le indicazioni fornite dal pediatra. Per le altre fasce d’età, bisogna cercare di arrivare ad un compromesso, in base al quale i nonni limiteranno gli alimenti più golosi, senza però eliminarli del tutto.
Permettere al piccolo di trascorrere un periodo di ferie con i nonni è , senza dubbio, un’esperienza unica ed indimenticabile per entrambi. I nonni hanno la possibilità di stabilire un legame più intimo con il nipote, conoscendolo sempre meglio ed aiutandolo nella crescita. Contemporaneamente, il piccolo può imparare a stare senza mamma e papà gestendosi in maniera più autonoma.
La decisione di andare in vacanza con i nonni, non dovrebbe essere un’imposizione ma una proposta; nei casi in cui è lo stesso bambino ad esprimere questo desidero, sarebbe opportuno accontentarlo permettendogli anche di testare la sua capacità di staccarsi dai genitori.
La vacanza con i nonni, potrebbe rivelarsi utile anche a mamma e papà che, per qualche giorno, non dovrebbero dividersi fra lavoro, casa e figli. L’importante è non rendere le vacanze con i nonni una sorta di costrizione a cui il bambino non può ribellarsi. In questi casi infatti, l’esperienza avrebbe un esito negativo e il piccolo potrebbe sentirsi un peso e sviluppare la sindrome dell’abbandono.