Quando il fidanzamento è un terribile morbo

Da Pin@ @LaCorteseIrr

Scusami” disse il pentito amico “ma quando stavo con lei sentivo gli angeli cantare! Ok, ti ha chiamato stronza senza validi motivi e ti ha cancellato dal mio profilo  facebook perché ti odiava. Ma ora ci siamo lasciati! Possiamo tornare amici”. Tu, dopo un interminabile lasso di tempo, guardi il tuo interlocutore con lo stesso mix di incredulità, schifo, disprezzo e sbigottimento che provi quando senti Renzi che parla di ripresa economica. Respiri…inspiri…conti… 1,2,3 …e poi, dopo aver ripassato mentalmente gli insegnamenti di Yogananda, sorridendo rispondi: “Fonti mi dicono che gli Angeli siano partiti per un tour a quel paese, perché non li raggiungi?

Sovente capita che qualcuno\a si ammali di fidanzamento.

Fior fiori di ricercatori, dottori, filosofi, scienziati e quant’altro, hanno studiato il complicato fenomeno e, nonostante qualcosa rimanga ancora un mistero, si è giunti alla conclusione unanime che, se saputo affrontare, può comportare un notevole giovamento, sprazzi di felicità, gioia, ecce cc… Tuttavia vi sono dei casi in cui, a causa di qualche agente patogeno sconosciuto, il fidanzamento si tramuta in un terribile morbo che porta inesorabilmente, uno dei due soggetti della coppia (o entrambi), in uno stato di morte apparente. Lei\lui continua a vivere normalmente ma inizia a cambiare.

Il terribile morbo non fa distinzioni sociali, etniche, religiose, di sesso, ecce cc .. colpisce chiunque e si manifesta in diversi modi.

La fase iniziale prevede che l’infetto\a diventi piano piano asociale. Le comunicazioni con i restanti esseri umani vengono del tutto interrotte. Le persone che solitamente sentiva e vedeva  cercheranno di contattarlo tramite facebook, whatsapp, sms, piccione viaggiatore, segnali di fumo e quant’altro ma, ahimè ahinoi ahitutti, non seguiranno risposte di alcun genere in quanto la malattia comporta la perdita della capacità di digitare parole che non siano dirette all’amato\a.

Improvvisamente il profilo facebook verrà chiuso e, fra le “persone che potresti conoscere”, si potrà notare un nuovo account di coppia dove sarà possibile  riconoscere l’amico\a disperso\a.

Il soggetto può soffrire di perdita della memoria. Il tipo che ti contemplava madida di sudore durante la tua ora di palestra per canzonarti goliardicamente quando vi incontravate per caso con amici, dopo aver contratto il virus, a malapena ricorda il tuo nome e ti saluta sussurrando un flebile “ciao”. Il tizio che ti rincorreva gridando il tuo nome quando sovrappensiero non lo vedevi, ora, se tu lo saluti, fa finta di leggere improvvisamente il cellulare o ricorda di controllarsi il vestito nel riflesso di una vetrina ignorandoti completamente. L’amica\o sesso,droga e rock&roll è diventato divano, ravioli e Non dirmi mai che siamo stati a letto per un giorno interno. Il vecchio compagno di scuola, che quando ti incontrava in treno e si sedeva accanto a te parlando ininterrottamente, in presenza dell’attuale compagna, quando cerchi di avvicinarti per salutarlo, ti rinnega 3 volte manco fosse San Pietro.

I destinatari degli atteggiamenti su citati, sono spesso persone di sesso opposto o quelle che vengono considerate dei Lucignolo che portano il partner sulla strada della perdizione.

Lucignolo

Sono stati, inoltre, documentati casi in cui il morbo colpisce in maniera meno irruenta. Il soggetto riesce infatti a riconoscere gli amici ma risulta essere completamente inibito. Saluta in modo molto formale e, se prima ti abbracciava e baciava affettuosamente, ora ti stringe la mano mantenendo una distanza- misurata- di 150 cm e dialoga come se avesse davanti il direttore di una banca che deve concedere un mutuo.

Vi sono casi in cui, i soggetti sopra citati, nonostante manifestino una certa reticenza nei confronti del mondo, cambiano del tutto atteggiamento quando sono da soli. Può quindi capitare di vedere il soggetto scherzare, parlare e fare il provolone. I recenti studi hanno avallato la teoria che questi comportamenti altalenati, siano probabilmente causati dall’assenza degli ormoni bellici del partner o da una mancanza di attributi maschili a causa dell’abbellimento dell’albero di Natale.

Qualcuno riesce a guarire dal morbo e, in 8 casi su 10, la guarigione coincide con la fine  della relazione amorosa; in rari casi può capitare che, in seguito ad una potente strigliata da parte degli amici e\o parenti, il malato rinsavisca improvvisamente e cambi atteggiamento, pur mantenendo vivo il fidanzamento.  Purtroppo la malattia, una volta superata, porta svariate conseguenze. L’integrazione sociale è dura e difficile. Nonostante il soggetto provi a riallacciare i rapporti messi in stand-by, non sempre trova gente pronta a riaccoglierlo; forse a causa della scenata di gelosia dove l’amico\a è stato preso a male parole senza che nessuno intervenisse per frenare l’inarrestabile delirio, o forse perché, più e più volte, ha tolto il saluto senza validi motivi. Altri soggetti hanno invece palesato un’esuberante euforia, voglia di uscire, andare a ballare, ecce cc…

In conclusione, il fidanzamento, se saputo affrontare, rappresenta un evento lieto e felice nella vita di una persona ma, nel momento in cui uno dei due soggetti(o entrambi) della coppia non è in grado di gestire il rapporto amoroso, capita di ammalarsi del terribile morbo. Questo prevede diverse fasi e gradi in base all’importanza del contagio.

Ma uscire dal morbo si può! Basta volerlo!

In alternativa potete sempre organizzare un finto funerale- come hanno fatto dei ragazzi Inglesi (Link)- per risvegliare dall’eterno torpore l’amico perduto.

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