Quel filo rosso del dibattito allude al collegamento tra tutti i misteri italiani che ci accompagnano dal dopo guerra ad oggi, stragi e omicidi senza colpevoli o meglio senza il nome dei mandanti, dietro i quali spesso, per non usare un categorico sempre, troviamo lo zampino di uomini legati alla massoneria e ai Servizi Segreti, persone insediate nello Stato.
Ora immaginatevi un altro filo, del colore che volete, un filo più chiaro che si trova dietro il primo filo rosso. In realtà questi due fili sono in stretto collegamento tra di loro, ma se il primo filo è poco illuminato e non se ne deve parlare, il secondo filo è ancora più trascurato, lasciato totalmente al buio. In questo secondo filo troviamo persone come il magistrato Ferraro e insieme a lui altre centinaia di persone: testimoni dei più importanti misteri, famigliari dei testimoni e delle vittime, magistrati troppo liberi o troppo ‘curiosi’, persone che hanno scoperto qualcosa che non dovevano scoprire magari anche involontariamente.
In che senso fa parte di questo filo il magistrato Ferraro del quale nessun media ne ha menzionato la vicenda e quindi all’opinione pubblica inesistente? Il magistrato, che ha tra l’altro alle sue spalle la direzione di importanti inchieste, come ho scritto a inizio articolo, ha aperto a una nuova pista e ha a supporto della sua tesi 45 intercettazioni con i nomi di alcune persone, inoltre sostiene di aver visto Carmela Rea qualche giorno prima dell’omicidio in questura ma nonostante tutto ciò è stato
Di certo la storia d’Italia è piena di precedenti. Spesso questi omicidi nascosti da suicidi-incidenti sono firmati quando dietro c’è la mano di qualche organizzazione massonico – esoterica, la firma la possiamo trovare nella data dell’omicidio la quale deve essere decriptata e alcuni esperti danno indicazioni su come ciò deve essere fatto, la troviamo negli oggetti e nei simboli ritrovati sul luogo del misfatto e spesso con le vittime si segue la legge del contrappasso come nella celebre tradizione mafiosa.
Poche righe fa parlavo di precedenti. Penso al 12 Dicembre 1969, la Strage di Piazza Fontana, dove a due anni da quella data troviamo 13 morti tra i testimoni dei quali 4 suicidati, ciò destò forte preoccupazione in Falco, presidente della Corte d’Assise, che chiese maggiore celerità nel fissare la data del processo. Troviamo gente che vuole provare l’ebbrezza di buttarsi da una finestra della Questura ma abbiamo anche la cosiddetta vittima preventiva che è il sig. Muraro del quale vi invito a ricercare su internet la vicenda.
Penso alla vicenda del Mostro di Firenze, a parte le note morti di Pacciani e Narducci (con tanto di tumulazione irregolare, occultamento di cadavere e il coinvolgimento del peggio della massoneria perugina e tanti collegamenti con iscritti alla P2 come il figlio di un avvocato di Licio Gelli) abbiamo la morte di una ragazza, Elisabetta, che lavorava in un albergo dove la loggia del Narducci si riuniva, sarà trovata nuda con un coltello ‘nella regione mammellare sinistra’ e un taglio che arrivava sino al pube, suicidio. Lo psicologo di questa ragazza Maurizio Antonello, impegnato contro le sette, lo si troverà impiccato nella sua casa. Il signor Malatesta, marito di una delle amanti del Pacciani lo troveranno impiccato, anche se i piedi toccavano a terra era un suicidio.
Penso a Ustica, i piloti Nutarelli e Naldini una settimana prima di essere interrogati sulla vicenda moriranno a Ramstein nel disastro delle Frecce Tricolori, il Generale dell’Aeronautica Boemio fece i nomi di persone importanti ma verrà ucciso da mani ignote in Belgio. Dettori che identificava i velivoli nella sala radar a Poggio Bellone si suiciderà, stessa sorte al sergente Parisi e al colonnello dei Servizi Segreti Ferraro. Tante altre persone informate sui fatti si suicideranno, usciranno di strada e avranno malori.
Penso alla Moby Prince, pochi anni fa un consulente tecnico che si occupa del caso è stato stordito, messo nell’auto che è stata incendiata ma è fortunatamente riuscito a svegliarsi in tempo.
In tempi più recenti e più noti a noi giovani penso al sequestro Abu Omar, Adam Bove ex funzionario Digos che collaborò sia con la magistratura di Milano che di Roma si suiciderà a Napoli. Il caso Carlo Giuliani, Placanica (una pedina ‘innocente’ nel marasma creato a Genova), il carabiniere che ha ucciso Carlo sbanderà e finirà fuori strada con l’auto, lui stesso parlerà di manomissione da parte di ignoti. Clementina Forleo, uscirà anche lei inspiegabilmente fuori strada, lei si salvò, in un’altra occasione sorte peggiore toccò ai suoi genitori. ThyssenKrupp, il capo dei vigili del fuoco, Mazzini, muore all’interno del Procura di Torino per un aneurisma ‘senza nessuna avvisagli precedente’. Non aggiungo un’infinità di altri casi.
Ma a questa lista aggiungerei la stessa Carmela Rea, rea (è cercato il gioco di parole!) anche lei di avere scoperto qualcosa che non doveva e le love story del marito non sarebbero altro che una sorta di depistaggio per allontanare da ciò che realmente c’è dietro. Il magistrato Ferraro parlava appunto di satanismo dietro questo omicidio. Posso solo immaginare quali sono le persone ammirate da questi e dagli satanisti in generale. Sta di fatto che Carmela Rea è stata uccisa il 20 Aprile, ricorderete tutti che sul suo corpo fu incisa una svastica (se non ve lo ricordate sfogliate gli archivi dei giornali online). Bene, andate a cercarvi una biografia qualsiasi su Adolf Hitler e guardate la sua data di nascita.Che sia una coincidenza?
Qualche mese fa in un hotel di Oristano parlavo col magistrato Ayala e mentre raccontava uno strano avvenimento dei primi anni novanta disse: ‘Che sia un caso? Io, di certo, alle coincidenze ho smesso di crederci in terza media’.
Bene. Io alle coincidenze ho smesso di crederci in terza media.
Marco C.
::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::