Tutto dipenderebbe da quanto il clima sul nostro pianeta sarà influenzato dall’attività magnetica del Sole. Il comportamento della nostra stella (che segue dei cicli della durata di circa 11 anni ciascuno) potrebbe spiegare alcuni dei cambiamenti climatici a cui assisteremo in futuro. Gli scienziati hanno studiato l’evoluzione del campo magnetico solare e il numero di macchie presenti sulla superficie del Sole. L’ampiezza e la configurazione spaziale del campo magnetico della nostra stella cambiano nel corso degli anni: ogni 11 anni – appunto – il numero di macchie solari diminuisce drasticamente; ogni 90 anni questa riduzione (quando coincide con il ciclo di 11 anni) riduce il numero di punti di circa la metà; e ogni 300-400 anni il numero delle macchie può arrivare anche a zero. Il minimo di Maunder è il nome del periodo che va dal 1645 al 1715 e che fu caratterizzato da una attività solare veramente scarsa: è stato calcolato che durante questo periodo sul Sole c’erano dalle 30 alle 50 macchie solari, invece delle 40 mila/50 mila macchie che si contano normalmente. Il prossimo minimo solare dovrebbe verificarsi verso il 2030 (vedi Media INAF) e ciò potrebbe portare a un drastico abbassamento delle temperature sulla Terra, anche se per adesso i dati raccolti dagli esperti non permettono con assuluta certezza di legare una diminuzione di attività solare prolungata a una nuova glaciazione sul nostro pianeta. Questo minimo potrebbe durare un centinaio di anni.
Perché tutto questo avrà a che fare con il clima sulla Terra? La Popova ha spiegato: «Gli studi hanno dimostrato che negli ultimi 400 mila anni ci sono stati 5 grandi fasi di riscaldamento globale e 4 ere glaciali. Che cosa li ha causati? Quanto può l’attività solare influenzare il cambiamento climatico? Questa domanda non ha ancora una risposta ma è una sfida per i ricercatori di tutto il mondo. Oltre all’attività solare, i climatologi credono che esistano altri fattori che possono influenzare la dinamica del sistema climatico terrestre, molto complesso». Insomma l’attività solare è fondamentale per la vita sul nostro pianeta.
Per saperne di più
Leggi lo studio pubblicato su Scientific Reports: “Heartbeat of the Sun from Principal Component Analysis and prediction of solar activity on a millenium timescale”, di V. V. Zharkova, S. J. Shepherd, E. Popova e S. I. Zharkov
Fonte: Media INAF | Scritto da Eleonora Ferroni